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LUGANO"Nel 2008 una persona pagava 2.500 franchi di imposte, oggi ne paga 2.100"

22.08.14 - 17:26
Meno soldi a disposizione dei luganesi. Calano i gettiti e aumenta la popolazione. Foletti preoccupato
Foto d'archivio (Tipress)
"Nel 2008 una persona pagava 2.500 franchi di imposte, oggi ne paga 2.100"
Meno soldi a disposizione dei luganesi. Calano i gettiti e aumenta la popolazione. Foletti preoccupato

LUGANO - E' viva la preoccupazione tra i componenti dell'Esecutivo luganese. Il deficit di bilancio è pesante: quasi 50 milioni di franchi. Eppure il sindaco Marco Borradori, venerdì pomeriggio, ha voluto dimostrarsi ottimista: "In termini assoluti - ha detto davanti ai numerosi cameramen e giornalisti presenti - il consuntivo non è tale da rallegrarci, ma sappiamo qual è la strada per fare in modo che la città recuperi tutta la sua progettualità". La Lugano da bere è ormai tramontata. Sembrano lontani anni luce i tagli ai moltiplicatori, le banche che macinavano utili, i sorrisi e i sogni della Lugano della grande cultura e della piena occupazione.

Il sindaco non si scoraggia - Borradori cerca di mantenere alto il morale e ha assicurato che i primi provvedimenti su beni e servizi e sul personale stanno già dando i primi frutti : “Il livello degli investimenti è rimasto alto e porteranno valore aggiunto alla città”.

Le ultime fatture del Lac - Si parlava dei sogni della grande cultura che porterà benefici per la città grazie al Lac. Ma a chi li porterà? Per Foletti, responsabile delle finanze del Municipio, a proposito di cultura, ha dichiarato "che i pagamenti delle ultime fatture del Lac stanno arrivando in un momento in cui non possiamo permettercelo".

"Stiamo facendo quello che possiamo per contenere le spese" - Come ha spiegato il municipale della Lega, l'evoluzione negativa dei conti comunali parte nel 2011. In questi ultimi anni i costi sono aumentati più delle entrate. "E il Municipio ha fatto quello che poteva: contenere le spese". Il contenimento è di oltre 6 milioni di franchi, mentre gli ammortamenti hanno superato i quaranta milioni di franchi.

Il gettito in continuo calo - A preoccupare Michele Foletti e tutto il Municipio è il gettito ad essere in continuo calo. "Per quanto riguarda i ricavi abbiamo incassato quasi 18 milioni in meno di imposte. Trovarsi con un gettito in continuo calo i tentativi di risanamento si complicano ulteriormente", ha detto il responsabile delle finanze luganesi.

La crescita economica non si manifesta alla popolazione - Un'altra tegola sono i dati che rendono l'idea della tendenza in atto: "Aumenta la popolazione, ma il gettito diminuisce. Nel 2008 una persona pagava 2.500 franchi svizzeri di imposte, oggi ne paga 2.100". La situazione è definita "preoccupante": "Vuol dire che non c'è crescita economica per la popolazione". E ciò vuol dire che tra la popolazione cresce il livello dei costi e dei bisogni.

"La crisi è strutturale" - "In prospettiva non vediamo miglioramenti - ha proseguito - La crisi è strutturale, tocca l'intera Europa, non solo Lugano. col senno di poi è facile dire che si doveva intervenire prima".

La speranza arriva dall'estero - Ora non resta che guardare al futuro, cercando quei settori economici che possano ridare fiato alle finanze comunali. C'è la Cina, il Mediterraneo, la Russia. Ormai non resta che offrire il prodotto “Lugano” sperando che dall'estero arrivi qualcuno ad aprire nuove ditte. "Speriamo nell'accordo di libero scambio con la Cina - ha sospirato Foletti - Il nostro compito sarà fare marketing alle ditte europee interessate a venire da noi".

Prima di valutare l'aumento del moltiplicatore rivedere la spesa - "Se si va avanti così perderemo capitale proprio. Tecnicamente non c'è il rischio di fallimento del Comune, possiamo sempre aumentare il moltiplicare al 100% ma col rischio di perdere contribuenti che vanno a vivere in altri Comuni. Prima di valutare l'aumento del moltiplicatore, vogliamo rivedere la spesa".

Tagli al personale? "Non escludiamo niente" - Per quanto riguarda i tagli prospettati, Foletti non è ancora in grado di dire se ci saranno licenziamenti: "Al momento non escludiamo niente".

"Buco eredità del passato" - Infine è stata Cristina Zanini-Barzaghi a ricordare che il Municipio insediatosi nel 2013 si è ritrovata una situazione finanziaria ereditata dalla legislatura precedente: "E' stato impossibile invertire la tendenza. Uscire da questa situazione, a livello di investimenti, richiederà parecchi anni".

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