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SVIZZERACassa malati unica: 51% di "no"

22.08.14 - 17:11
È quanto risulta dal primo sondaggio di SRG SSR in vista delle votazioni federali del prossimo 28 settembre
Ti-Press/Carlo Reguzzi
Cassa malati unica: 51% di "no"
È quanto risulta dal primo sondaggio di SRG SSR in vista delle votazioni federali del prossimo 28 settembre

BERNA - "No" all'Iniziativa popolare "Per una cassa malati pubblica", incertezza in merito a quella "Basta con l'IVA discriminatoria per la ristorazione!". È quanto risulta dal primo sondaggio di SRG SSR in vista delle votazioni federali del prossimo 28 settembre.

Se si fosse votato la settimana scorsa, il 51% degli interrogati avrebbe respinto la proposta di creare una Cassa malattia unica. Lanciata da PS, Verdi, organizzazioni dei consumatori e pazienti, essa prevede che l'assicurazione sociale contro le malattie (assicurazione di base) venga esercitata da un unico istituto nazionale, in cui sarebbero rappresentati Confederazione, Cantoni, assicurati e fornitori di prestazioni. I favorevoli sarebbero il 40%. Pochi gli indecisi (9%).

I più convinti fautori dell'iniziativa sono gli elettori del PS (65% di 'sì') e dei Verdi (69%). Decisamente contrari i sostenitori del PLR, dell'UDC (entrambi 68% di 'no') e del PPD (54%). In parità (42% di 'sì' e di 'no') coloro che non si riconoscono in un partito. La proposta divide il paese anche in base alle regioni linguistiche: Romandia (55% di 'sì') e Svizzera italiana (53%) sono piuttosto favorevoli, mentre nella Svizzera tedesca il 59% si dice contrario.

Più incerto l'esito dell'altro testo in votazione: il 41% dei votanti avrebbe detto 'sì' all'iniziativa di Gastrosuisse, mentre il 34% vi si sarebbe opposto. Ben un quarto degli elettori non ha ancora un'opinione in merito.

Per questa proposta non vi è finora neppure una chiara ripartizione politica: i pareri appaiono contrastanti anche all'interno dei singoli partiti. Tra i Verdi vi è il maggior numero di fautori (52% di 'sì', 30% di 'no'), seguiti dall'UDC (49% di 'sì', 32% di 'no'), PLR (43% di 'sì', 37% di 'no') e PPD (41% di 'sì', 36% di 'no'). Sull'altro versante troviamo il PS (42% di 'no', 32% di 'sì').

Anche a livello di regioni linguistiche l'esito è più sfumato, con Svizzera Tedesca (45% di 'sì', 37% di 'no') e Ticino (43% di 'sì', 31% di 'no') tendenti al sì, mentre in Romandia (30% di 'sì', 27% di 'no') regna ancora l'incertezza.

Il sondaggio è stato effettuato dall'Istituto di ricerche gfs.berna tra l'11 e il 16 agosto su un campione di 1207 persone nelle tre principali regioni linguistiche. Il margine di errore è di 2,9 punti percentuali.

ats

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