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SVIZZERANo al divieto a vita negli stadi per i facinorosi

22.08.14 - 14:06
Secondo il Consiglio federale sarebbe contrario al principio di proporzionalità
No al divieto a vita negli stadi per i facinorosi
Secondo il Consiglio federale sarebbe contrario al principio di proporzionalità
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BERNA - Un divieto a vita di accesso agli stadi di calcio o disco su ghiaccio per teppisti sarebbe contrario al principio di proporzionalità. È quanto pensa il Consiglio federale che invita il parlamento a respingere una mozione in tal senso del consigliere nazionale Ulrich Giezendanner (UDC/AG) firmata da 42 colleghi, tra i quali i deputati ticinesi Lorenzo Quadri (Lega), Roberta Pantani (Lega) e Pierre Rusconi (UDC).

Col suo atto parlamentare, Giezendanner chiede la creazione di una base legale che permetta alla polizia di identificare, e schedare, i facinorosi e le persone col volto coperto all'interno degli stadi, poiché a suo avviso le disposizioni attuali - concordate con i cantoni e i privati - non sono abbastanza incisive.

Nella sua risposta, il Consiglio federale sostiene che l'armamentario a disposizione prevede non solo il divieto di entrata agli stadi, ma anche altri provvedimenti più severi da applicare in maniera graduale, come la proibizione di accedere ad una determinata area, l'obbligo di presentarsi in polizia, il fermo preventivo oppure il divieto di espatrio. Un divieto a vieta sarebbe tuttavia sproporzionato.

ats

 

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