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GIURAEstendere il diritto di voto agli stranieri

22.08.14 - 10:10
I giurassiani si esprimeranno il prossimo 28 settembre sulla possibilità di eleggere municipali stranieri. Il governo è favorevole
Foto d'archivio (Keystone)
Estendere il diritto di voto agli stranieri
I giurassiani si esprimeranno il prossimo 28 settembre sulla possibilità di eleggere municipali stranieri. Il governo è favorevole

GIURA - Per la terza volta in 18 anni, i giurassiani si pronunceranno il 28 settembre sull'estensione dei diritti politici degli stranieri. Il Cantone, che ha conquistato la sua indipendenza nel 1979, è stato uno dei pionieri in materia di diritti politici agli stranieri. Nel Cantone di lingua francese possono votare per le cantonali e le comunali anche coloro che non sono in possesso del passaporto svizzero.

Il progetto su cui i giurassiani sono chiamati ad esprimersi permette agli stranieri di essere eletti negli esecutivi comunali, ma non potranno diventare sindaci.

La riforma della legge sui diritti politici che è sottoposta a referendum obbligatoria vuole facilitare l'integrazione della popolazione straniera alla vita politica locale. Per essere candidati a uno scranno nell'esecutivo comunale, gli stranieri devono risiedere in Svizzera dopo dieci anni e nel Giura da almeno un anno.

Un progetto che è stato depositato nel 2012 dalla sinistra alternativa CS-POP attraverso un'iniziativa parlamentare. Come si legge sul quotidiano romando 24 Heures, il testo presentato in parlamento la scorsa primavera è stato annacquato per ottenere il più largo consenso possibile. Il progetto tiene conto dei dubbi espressi e quindi esclude la possibilità allo straniero di essere eletto nel parlamento cantonale. Viene esclusa anche la possibilità per gli stranieri di accedere alla funzione di sindaco. Se hanno il diritto di voto a livello cantonale, gli stranieri stabilitisi nel Giura non possono tuttavia partecipare a uno scrutinio in materia costituzionale.

Il parlamento giurassiano ha accettato a grande maggioranza questa riforma legislativa. Il PLR all'opposizione riteneva che si sarebbe dovuto privilegiare la via della naturalizzazione.

La posizione del Consiglio di Stato, invece, è la seguente: è insensato proibire il voto agli stranieri perfettamente integrati che vogliono mettere a disposizione le proprie competenze al servizio della comunità.

Come accennato ad inizio articolo il canton Giura è uno dei cantoni che in Svizzera ha fatto da apripista al diritto di voto per gli stranieri. Ma dallo slancio iniziale di fine anni 70 vi è stato un arresto, confermato dal popolo nel corso di questi ultimi 20 anni. Nel 1996 e nel 2007 la popolazione giurassiana si era già pronunciata negativamente su proposte più o meno simili per estendere i diritti politici degli stranieri. Nel 2007 lo scarto è stato comunque risicato: i "No" raggiunsero il 51%.

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