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SVIZZERACosti per la sicurezza sociale aumentati del 4,1%

21.08.14 - 14:17
Si è sfiorata quota 150 miliardi, la crescita maggiore si è segnalata nei comparti malattia/cure sanitarie e vecchiaia
Costi per la sicurezza sociale aumentati del 4,1%
Si è sfiorata quota 150 miliardi, la crescita maggiore si è segnalata nei comparti malattia/cure sanitarie e vecchiaia

NEUCHÂTEL - I costi per la sicurezza sociale in Svizzera sono aumentati nel 2012 del 4,1%, sfiorando quota 150 miliardi di franchi. La crescita maggiore si è segnalata nei comparti malattia/cure sanitarie e vecchiaia. È quanto emerge dai nuovi risultati del Conto globale della sicurezza sociale, resi noti oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).

 

Nell'anno in rassegna i costi per le prestazioni sociali hanno raggiunto 147,4 miliardi di franchi: essi rappresentano il 90% delle spese totali, che ammontano a 162,9 miliardi di franchi. Il restante 10% è da ricondurre a costi amministrativi (9,4 miliardi) e altre spese (6,1 miliardi).

 

L'incremento del 4,1% è superiore a quello degli anni precedenti: dal 1990, sia le spese per le prestazioni sociali sia quelle totali sono aumentate in media del 3,2% all'anno. Nel 2011 erano cresciute dell'1,6% (a prezzi del 2012).

 

Stando alle cifre dell'UST, l'incremento maggiore si è riscontrato nel settore "malattia/cure sanitarie", i cui costi sono saliti a 42,6 miliardi (+2,9 miliardi). Si tratta del secondo segmento per dimensioni: esso genera infatti il 28,9% delle spese sociali.

 

Al primo posto, con una quota del 42,8% rispetto alle spese, vi è il settore "vecchiaia". Nel 2012 i costi da esso causati sono cresciuti del 2,4% a 63,1 miliardi di franchi. Contrariamente all'opinione comune, la vera e propria assistenza sociale - classificata dall'UST sotto l'etichetta di "esclusione sociale" - genera solo il 2,6% delle spese complessive, in calo nel 2012 di un punto percentuale rispetto all'anno precedente.

 

Nel periodo in esame le entrate totali del settore sono ammontate a 188,9 miliardi di franchi, in crescita del 2,8% rispetto al 2011. Circa i 2/3 (123,1 miliardi) sono da ricondurre ai contributi sociali versati dai datori di lavoro e dalle persone protette (salariati, lavoratori indipendenti, beneficiari di rendite e altri). Il terzo restante (65,8 miliardi) si suddivide tra i contributi pubblici e i redditi da capitale.

 

Rispetto al Prodotto interno lordo (Pil) elvetico, nel 1990 le spese per le prestazioni sociali superavano leggermente il 16%. Dal 2004 in poi questa percentuale si è stabilizzata tra il 24% e il 25%. Nel 2012 sono state del 24,9%. Rispetto alla media europea (UE-28) del 27,8% del Pil, Svizzera, Norvegia e Lussemburgo vantano quote relativamente basse.

 

Se si considera invece il dato rispetto allo standard di potere d'acquisto (SPA) pro capite - che neutralizza l'influenza dei differenti livelli dei prezzi e del peso demografico dei diversi Paesi - la Svizzera naviga a quota 8600 SPA, a livelli paragonabili con Francia e Germania (8900 SPA).

 

Ats

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