Le grandi banche di Wall street guardano all'Irlanda come alternativa a Londra per la base delle loro attività europee
NEW YORK - Le grandi banche di Wall Street guardano all'Irlanda come alternativa a Londra per la base di alcune delle loro attività europee sull'onda delle preoccupazioni per un eventuale distacco dall'Ue da parte del Regno Unito. Lo riferisce il Financial Times citando fonti vicine a colossi bancari come Bank of America, Citigroup e Morgan Stanley.
Secondo le indiscrezioni c'è chi avrebbe già pronto un 'piano B' che contempla la possibilità di spostare alcune delle attività in Irlanda, mentre altri la indicano come sede papabile nel caso si renda necessario trovare alternative alla City. Pur trattandosi nella gran parte dei casi di piani in fase del tutto preliminare, le banche americane, si legge sul Financial Times, stanno tuttavia preparandosi per ogni eventualità, alla luce dell'unione bancaria prospettata per l'eurozona che potrebbe portare ad un isolamento per la Gran Bretagna, oltre che nel caso di un'uscita di Londra dall'Ue.
Già il mese scorso, l'associazione che rappresenta alcune banche straniere presenti a Londra aveva segnalato preoccupazione per le conseguenze in caso si verificasse la cosiddetta 'Brexit': "Se la Gran Bretagna esce dall'Europa le banche straniere potrebbero riconsiderare le ragioni per il mantenimento del loro business in Gran Bretagna e potrebbero decidere di continuare le proprie attività altrove", scriveva l'associazione in una nota, come ricorda ricorda lo stesso Ft.
ats