Cerca e trova immobili

CORRISPONDENZA ESTEROAcchiappa il galletto

16.08.14 - 14:33
di Maria Martignoni, ieri in Ticino oggi in Tanzania
Foto Maria Martignoni
Acchiappa il galletto
di Maria Martignoni, ieri in Ticino oggi in Tanzania

"Acchiappa il galletto”, questo è il nome di un gioco tanzaniano, spesso proposto durante le feste di paese. Al centro del campo sta una signora che tiene per le zampe un giovane gallo. Attorno una decina di concorrenti, rigorosamente selezionati come i più impacciati del villaggio. Uno troppo grosso, uno troppo in là con gli anni, una donna dai tacchi a spillo troppo elegante. Al fischio l'animale viene liberato e i partecipanti si sfidano ad acchiapparlo. Premio per il più veloce: il galletto stesso!

Gli uomini corrono, si lanciano sulla preda, scivolano, cadono si rialzano e si azzuffano tra di loro nell'impresa di catturare il povero gallo spaventato che corre e sfugge abilmente agli attacchi. Il pubblico è un boato, la gente incita tra le risate i partecipanti sudati. Lo spettacolo si protrae fino a quando il pollo, stanco per la corsa, viene acchiappato dal trionfante vincitore.

Ma non è stata un'impresa da poco. Galli e galline qua in Tanzania vivono in uno stato semi-selvatico. Sono galline agili e scattanti, dai muscoli duri e tesi come corde. Esse ruzzolano infatti tutto il giorno libere per i campi, cercandosi da sè il loro cibo qua e là con un'enorme agilità e velocità di riflessi. Non un recinto, non una ciotola per acqua e cibo. Se ne vanno a zonzo così, come se non appartenessero a nessuno. Il galletto impettito ed orgoglioso, con il suo seguito di gallinelle ammiratrici, che lo seguono incantate litigandosi per la sua attenzione. Le chiocce con la loro prole, preoccupate solo per il benessere dei piccoli e aggredendo feroci chiunque osi avvicinarvisi troppo.

Sembra quasi che chiacchierino mentre starnazzano cercando di becchettare un grosso insetto...

... "La rossa è sparita ieri... Puoi scommetterci che è andata a covare! S'è trovata un bel nido nella foresta e la rivedremo tra un mese con il suo seguito di pulcinozzi" ...

... "Non sai che noiosa la nuova arrivata... sì sì, quella brutta, senza piume sul collo... insomma, sta per deporre le uova... strilla a non finire perchè le vuole mischiare alle mie... che scansafatiche!" ...

... "Poveretta la nera... ha covato una dozzina di uova, ma se ne sono schiuse solo tre... due piccoli è già piovuto il falco in picchiata a portarseli via ed ora è restata con un pulcino solo... dovresti vedere che dolce però!"...

Sono sempre affamate, sempre pronte a tutto per guadagnarsi una briciola d'avanzo della sera prima. Persino si azzardano ad entrare nelle case per cercare una padella non ancora lavata e zampettare sul divano, svegliando con il loro coccodè la padrona sorpresa nel suo pisolino.

Poi al calar del sole galli, galline e pulcini fanno ritorno e si ritrovano tutti nel cortile chiedendo venga loro aperta la porta d'entrata, per lasciare che si accovaccino tranquilli nel loro cantuccio. La padrona li conta alla lucina di una pila, un qualcuno lo vende, per altri aspetterà fino a Natale. Al buio appaiono assonnati e vulnerabili, senza energia per reclamare. Fino alla prima alba, quando di nuovo scorrazzeranno per i campi chiocciando e cantando, salutando il mattino.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE