Lo ha detto nel santuario di Solmoe, ad alcuni chilometri da Daejeon incontrando seimila giovani provenienti da tutta l'Asia, lì riuniti per la Giornata continentale della gioventù
DAEJEON - Con la "idolatria della ricchezza, del potere e del piacere" ha denunciato il Papa "si ottengono costi altissimi nella vita degli uomini" e in tanti casi, specialmente i giovani, "anche se circondati dalla prosperità materiale" soffrono di "povertà spirituale, solitudine e silenziosa disperazione". È come se, ha commentato Papa Bergoglio, il "deserto spirituale" li derubasse "della speranza e in troppi casi anche della vita stessa".
Il Papa latino-americano lo ha detto nel santuario di Solmoe, ad alcuni chilometri da Daejeon incontrando seimila giovani provenienti da tutta l'Asia, lì riuniti per la Giornata continentale della gioventù.
I ragazzi - 4.000 coreani e 2.000 dagli altri paesi asiatici - hanno tributato al Papa un'accoglienza calorosa e a tratti esultante. Il Pontefice oltre a compiere alcuni giri nella sua macchina scoperta e a fermarsi a salutare ragazzi e anche tanti bambini, si è raccolto per alcuni minuti in preghiera davanti alla targa che ricorda S.Andrea Kim Daejeon, il primo coreano divenuto sacerdote cattolico e morto poi martire, la cui famiglia ha avuto altri undici martiri e tra questi anche il padre e il nonno di S.Adrea Kim Daejeon.
Il santuario di Solmoe, il cui nome significa "Collinetta con una foresta di pini", sorge sul luogo dove è nato S.Andrea Kim Daejeon. Davanti alla lapide il Papa è rimasto in preghiera, seduto, per diversi minuti.
All'arrivo in santuario il Pontefice è stato accolto dal vescovo di Daejeon, monsignor Lazzaro You Heung-sik, al quale si deve il primo invito a partecipare a questa giornata dei giovani asiatici, che ha spinto Papa Francesco a scegliere la Repubblica di Corea per il suo primo viaggio in Asia.