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GINEVRA1° agosto: multiculturalità, coesione e aiuto umanitario

01.08.14 - 18:12
1° agosto: multiculturalità, coesione e aiuto umanitario

da Luigi Bosia

Festa nazionale, un giorno per ricordare l’importanza della nostra Confederazione e delle singole unità, dai cantoni agli individui, che la compongono.

Una bandiera rossocrociata a rappresentare uno stato in cui il popolo è davvero sovrano, uno stato indipendente che non soccombe alle pressioni esterne, ad esempio a quelle esercitate dall’UE.

Una bandiera che sventola e che racchiude in sé il successo della multiculturalità. Un giorno importante per ricordare che la nostra Svizzera, sebbene abbia differenze culturali e territoriali, ha la volontà di restare coesa e di cercare il compromesso per raggiungere il migliore accordo.

Non diamo troppa importanza a chi critica la nostra bandiera o a chi la valorizza troppo, essa rappresenta unione, stabilità e successo, elementi non scontati in un’Europa alquanto frammentata e in una situazione politica internazionale instabile che rimanda ai tempi della guerra fredda.

Alla luce dei sanguinosi attacchi a Gaza, un mio pensiero lo rivolgo anche e ancora alle vittime del conflitto. La Svizzera è un esempio concreto di come delle culture diverse possano condividere uno stesso territorio, mi auguro dunque che un giorno anche in quelle terre più travagliate le giovani generazioni presenti possano infine respirare la libertà.

I conflitti a Gaza, in Ucraina e in tutti gli altri paesi messi meno sotto i riflettori dai media, necessitano dell’intervento politico della Svizzera, abbiamo un ruolo distinto nelle negoziazioni e possiamo applicare rigide sanzioni. Il nostro paese, sebbene sia piccolo, ha un’importanza da non sottovalutare.

Inoltre, in questo 1 agosto, bisogna ricordare la tradizione umanitaria che caratterizza la Svizzera, tradizione che deve restare solida e che deve permettere al nostro paese di non temere di aiutare le vittime dei conflitti, anche se ciò implicasse accogliere un maggior numero di rifugiati. La bandiera rossocrociata non deve rappresentare solo uno stato, deve raffigurare un simbolo di pace per tutti.

Auguro a tutti, svizzeri, residenti stranieri, asilanti e turisti un buon primo d’agosto.

Sabrina Chakori coordinatrice Giovani Verdi

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