Cerca e trova immobili

GRIGIONIPrimo Agosto, Leuthard a Zernez

01.08.14 - 15:58
La consigliera federale si trova nei Grigioni per festeggiare i 100 anni di esistenza del parco nazionale
Foto Keystone
Primo Agosto, Leuthard a Zernez
La consigliera federale si trova nei Grigioni per festeggiare i 100 anni di esistenza del parco nazionale

COIRA - "Piccoli esseri umani di fronte a un grandioso paesaggio alpino. Minuscoli tasselli di un mosaico al cospetto dell'affascinante varietà della natura". Con queste parole la consigliera federale Doris Leuthard ha iniziato oggi pomeriggio il suo discorso del Primo Agosto a Zernez (GR), in concomitanza con il centenario del Parco nazionale svizzero.

"È giunto ora il momento - ha detto la ministra dell'ambiente - di riflettere sulla strada da percorrere, su come plasmare, insieme, il futuro del nostro Paese, affinché anche le prossime generazioni possano andare fiere delle nostre decisioni, affinché anche in futuro si possa dire di noi 'sono stati saggi, hanno agito con lungimiranza'.

Il Parco nazionale è lo scenario ideale per la riflessione, "non tanto perché qui domini una natura selvaggia, quanto piuttosto perché, in questi luoghi, le generazioni passate hanno realizzato, insieme, grandi cose".

Qui possiamo vedere, ha aggiunto la Leuthard, che cosa si può realizzare se si portano avanti le idee con tenacia e forza di volontà. Ha ricordato il consigliere nazionale Fritz Bühlmann che 110 anni fa, nel lontano 1904, ebbe l'idea di creare un parco, fondato poi da Fritz e Paul Sarasin, Carl Schröter e Steivan Brunies, i quali avevano riconosciuto i pericoli a cui era esposta la natura.

Ha ricordato anche coloro che 100 anni fa si sono battuti, dapprima contro l'orso, poi contro gli immigrati italiani definiti al tempo "bracconieri senza rispetto". Ebbene, ha rilevato la ministra PPD, "anche oggi, gli stranieri non sono sempre bene accetti da noi. Li consideriamo responsabili della pressione sui salari, degli affitti elevati, dei trasporti pubblici sovraffollati e dei terreni sempre più edificati".

Invece dimentichiamo di "avere bisogno di loro, come lavoratori, ricercatori, ospiti, ma anche come amici e vicini, non da ultimo come fonte di arricchimento culturale".

Occorre guardare al Parco nazionale come a uno specchio della politica sociale, economica e istituzionale. "In diverse parti del nostro pianeta gli esseri umani sfruttano in modo incurante, a volte addirittura abusivo, le risorse naturali. Tutti noi possiamo fare di più per la biodiversità e adoperarci con maggiore determinazione per preservare la molteplicità delle specie animali e vegetali".

Cent'anni fa la Svizzera contava 4 milioni di abitanti, oggi sono 8 e "viviamo ancora una volta una fase di profonde trasformazioni", confrontati con una concorrenza estera sempre più agguerrita. "Dobbiamo avere cura delle nostre grandi reti sociali, ossia lasciare alle generazioni future un'AVS e istituti di previdenza in grado di far fronte ai propri impegni finanziari", ha ammonito la ministra. Dobbiamo ammodernare le infrastrutture, ormai attempate, è un traguardo raggiungibile, "con dinamismo, investimenti mirati e intelligenza".

"La nostra Svizzera è piccola, e certamente non sarà in grado di cambiare il mondo. Non possiamo evitare conflitti bellici e disgrazie. Ma ogni giorno possiamo dare il nostro contributo a favore del bene comune e di un mondo migliore", ha aggiunto la Leuthard. Come 100 anni fa abbiamo creato il Parco nazionale, così oggi dobbiamo costruire il nostro futuro, "lavorando con intelletto, ma anche con le mani".

ats

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE