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RIAZZINOLa Turbomach aveva licenziato già a gennaio. Il racconto di una ex dipendente

31.07.14 - 15:15
Oltre alle nove persone licenziate due giorni fa, altri cinque dipendenti hanno perso il posto di lavoro lo scorso gennaio. Sale a 49 il numero dei licenziamenti.
La Turbomach aveva licenziato già a gennaio. Il racconto di una ex dipendente
Oltre alle nove persone licenziate due giorni fa, altri cinque dipendenti hanno perso il posto di lavoro lo scorso gennaio. Sale a 49 il numero dei licenziamenti.

RIAZZINO - La notizia dei 9 licenziamenti di due giorni fa alla Turbomach di Riazzino, la società del gruppo Caterpillar dove sono impiegati 347 dipendenti, non ha lasciato indifferenti coloro che in passato lavoravano presso l'azienda e che oggi sono ancora alla ricerca di un lavoro. Tra loro anche un'ex dipendente che è stata licenziata - ed è qui la notizia di cui non si sapeva - nel mese di gennaio di quest'anno. Come lei, altre quattro persone.

La Turbomach aveva licenziato 35 dipendenti nel gennaio dello scorso anno. Altri nove sono stati mandati a casa tre giorni fa. Nessuno però sapeva che a gennaio di quest'anno altre cinque persone hanno perso il lavoro. Il bilancio dunque dei licenziamenti in un anno e mezzo sale a 49 unità. Ed è una di loro a raccontarci quei giorni. "Non so perché la notizia non sia mai apparsa sui giornali. Faccio parte del gruppo delle cinque persone che sono state licenziate lo scorso gennaio. Lavoravamo tutti nel settore dell'amministrazione. Ci hanno comunicato che per motivi di trasferimento nella Repubblica Ceca, non servivamo più. Nell'arco di 45 minuti abbiamo dovuto raccogliere le nostre cose e andarcene".

La notizia viene confermata dalla Turbomach. "Confermiamo - ci dicono al telefono - che ci sono stati questi cinque spostamenti nella Repubblica Ceca, che non sono direttamente collegati ai volumi di lavoro e ai licenziamenti precedenti, bensì ad una ristrutturazione interna delle attività amministrative".

Come ci ha spiegato il portavoce della Turbomach di Riazzino questa ristrutturazione entra in quel piano che prevede uno spostamento delle attività a basso valore aggiunto del settore amministrativo nella Repubblica Ceca. Un'operazione di razionalizzazione che cerca di concentrare tutte in un unico posto le attività amministrative e non più averle sparpagliate in giro per l'Europa.

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