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CANTONEIl Primo Agosto costa un botto?

31.07.14 - 08:24
La Festa nazionale svizzera è alle porte. Oltre al trasporto patriottico, cos’hanno preparato i comuni per omaggiare la Patria? Ecco uno scorcio tra novità e tradizioni in alcune località ticinesi
Foto Ti-Press
Il Primo Agosto costa un botto?
La Festa nazionale svizzera è alle porte. Oltre al trasporto patriottico, cos’hanno preparato i comuni per omaggiare la Patria? Ecco uno scorcio tra novità e tradizioni in alcune località ticinesi

ASCONA - Come vuole la tradizione, ad Ascona la Festa nazionale sarà celebrata con uno spettacolo pirotecnico che allieterà i presenti per una ventina di minuti. “La spesa? Una cifra compresa tra i 35 e i 40’000 franchi” ci dice Mario Bazzi, presidente dell’Associazione manifestazioni Ascona (Ama). “L’importo – aggiunge – si allinea a quanto speso negli scorsi anni”. La località sul lago Maggiore, dove l’evento è finanziato dall’Ama che è un ente separato dal Comune, si prepara dunque a ospitare “dalle sei alle ottomila persone”. E in caso di maltempo? “Con il Primo Agosto di venerdì, si potrebbe spostare il tutto a sabato. In caso ci sarà un comunicato”.

 

Bellinzona - “Con 40’000 franchi organizziamo l’intero evento, dalla risottata offerta in piazza all’esibizione dei gruppi musicali ai fuochi d’artificio”. È quanto ci dice Cinzia Marcon della Città di Bellinzona in vista delle celebrazioni per la Festa nazionale. “Nello specifico, lo spettacolo pirotecnico ci viene a costare attorno ai 20’000 franchi” aggiunge. La durata? “Circa venti minuti, in modo da non stancare troppo e accontentare tutti”. Nel capoluogo ticinese la festa inizierà alle 18 in piazza del Sole. Assieme allo spettacolo pirotecnico, un altro punto forte della serata bellinzonese sarà il concerto di Sebalter, in programma alle 21.

 

Lugano - “Abbiamo limato un po’ i costi – ci dice subito il municipale leghista di Lugano Lorenzo Quadri – ma non li abbiamo dimezzati perché non ci sono molti spazi di manovra. Infatti, se si vuole mantenere uno spettacolo di un certo livello, non si può pensare di scendere troppo con i prezzi”. Ma Quadri è conscio che ci vuole una brusca sterzata: “Bisogna, per i prossimi anni, trovare delle sponsorizzazioni. Sappiamo che non sarà evidente ma tenteremo di farlo. Prendo l’esempio concreto di Zurigo dove fanno i fuochi a Capodanno: la spesa è totalmente pagata dagli albergatori”.

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