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CANTONEArlind, oggi è il giorno della partenza: "Sto male"

31.07.14 - 08:06
Come deciso dal Cantone il giovane kosovaro deve lasciare il Ticino per fare ritorno in patria
Ti-Press (archivio)
Arlind, oggi è il giorno della partenza: "Sto male"
Come deciso dal Cantone il giovane kosovaro deve lasciare il Ticino per fare ritorno in patria

BELLINZONA - Il tempo è scaduto, oggi è il giorno in cui Arlind, per decisione del Cantone, dovrà lasciare il Ticino. Contattato al telefono il ragazzo è ovviamente di poche parole: "Sto male, non posso dire altro".

Il suo avvocato, Raffaella Martinelli, conferma la partenza: "Dobbiamo rispettare la decisione del Cantone, Arlind parte oggi. Più tardi ci sarà un comunicato", aggiunge.

 

A nulla sono valsi i tentativi del giovane entrato in Svizzera il 24 dicembre del 2010 con un visto turistico di quindici giorni. "La sua permanenza nel nostro Paese - dove non è stato autorizzato a soggiornare - si è dilazionata illegalmente ed è stata tollerata unicamente grazie alle molteplici istanze e agli atti ricorsuali presentati", scriveva il Cantone.

 

Ma non sono mancati pure a suo sostegno - oltre alle numerose attestazioni di solidarietà e due manifestazioni in piazza -, i diversi certificati medici, come l'ultimo (il quarto), presentato il 25 aprile scorso. Tentativo vano di procrastinare una partenza che sembra, salvo sconvolgimenti dell'ultima ora, ormai inevitabile. Sì, perché il Dipartimento delle istituzioni, in accordo con il Dipartimento della socialità e della sanità, ha predisposto una perizia medica specialistica che ha determinato in maniera inequivocabile che lo stato di salute di Arlind Lokaj gli permette di lasciare la Svizzera per far ritorno in Patria, senza necessitare di alcuna terapia stazionaria o ambulatoriale. In Kosovo il giovane potrà, semmai lo dovesse ritenere necessario, far capo a un sostegno specialistico già identificato.

 

In silenzio anche la pagina Facebook "No all'espulsione di un ragazzo innocente", nella quale i sostenitori del ragazzo avevano, fino a poco tempo fa, fatto sentire la loro indignazione. Sembra, insomma, che il capitolo debba inevitabilmente chiudersi. Con una partenza.

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