Cerca e trova immobili
Gli stadi di Qatar 2022 vengono costruiti da operai-schiavi La stampa internazionale denuncia: "Oltre a ricevere dei salari da fame, a chi è impegnato nei lavori viene ritirato il passaporto"
LONDRA (Gbr) - 45 pence all’ora, 4,90 sterline al giorno. Questo, secondo il Guardian, sarebbe il salario di un operaio impegnato nella costruzione dello stadio di al-Wakrah, in Qatar, impianto che dovrà ospitare alcune delle gare dei Mondiali di calcio del 2022.
Una denuncia, quella del quotidiano britannico, che non finisce qui: gli operai impiegati nei lavori di costruzione degli stadi - quasi tutti provenienti dai paesi più poveri del mondo - non solo verrebbero retribuiti con paghe da fame, ma vedrebbero i loro passaporti sequestrati dalle aziende che danno loro lavoro.
In questo modo, non possono abbandonare il paese, diventando di fatto degli autentici schiavi. “I loro sono salari da fame - ha sottolineato il parlamentare del Partito Laburista Jim Sheridan -. Questo non è quello che il calcio, il gioco del popolo, dovrebbe mostrare. Come si farà a guardare la Coppa del Mondo del 2022 sapendo che le persone che hanno costruito gli stadi sono andate incontro a queste condizioni? Il Qatar dovrebbe fermare i lavori fino a quando questi problemi non verranno risolti".
La Fifa, per ora, tace.
itm/red
