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SVIZZERAMicrosoft, nessun segnale di licenziamento in Svizzera

30.07.14 - 15:55
I 620 occupati del gigante informatico non dovrebbero correre rischi
Foto Keystone
Microsoft, nessun segnale di licenziamento in Svizzera
I 620 occupati del gigante informatico non dovrebbero correre rischi

ZURIGO - L'ondata di licenziamenti prevista da Microsoft - taglio di 18'000 posti di lavoro, 12'500 dei quali presso la controllata Nokia - non dovrebbe interessare la Svizzera, dove il gigante informatico impiega 620 persone. Secondo Petra Jenner, numero uno della filiale elvetica del gruppo, dagli Usa non è infatti giunto alcuno segnale riguardante una riduzione dell'organico nella Confederazione.

 

La strategia "mobile-first, cloud-first" voluta da Satya Nadella, nuova presidente della direzione del colosso di Redmond, verrà però naturalmente attuata anche in Svizzera. Si dovrà quindi maggiormente puntare su dispositivi mobili e su internet.

 

Nella conferenza stampa annuale svoltasi oggi a Zurigo l'azienda ha risposto anche alle critiche di chi esprime riserve verso le soluzioni "nuvola" (in buona sostanza: salvare documenti su una pagina web, invece che sul proprio PC), alla luce delle rivelazioni sulle attività dei servizi segreti americani.

 

I dati degli utenti elvetici - ha spiegato Reto Häni, responsabile della sicurezza di Microsoft per l'Europa occidentale - saranno salvati nei centri di calcolo dell'azienda a Dublino e Amsterdam, che non presentano alcun accesso nascosto riservato agli 007, viene sottolineato. Per dimostrarlo Microsoft ha annunciato in febbraio l'intenzione di mostrare per la prima volta i codici di sorgente del suo software (vale a dire la programmazione) a rappresentanti di governi europei. Stando a Häni questa offerta è stata fatta anche al Consiglio federale.

 

Se le autorità americane vogliono avere accesso ai dati su cloud in Europa non possono quindi fare altro che presentare una richiesta alle autorità di perseguimento penale in Irlanda o Olanda. Häni ha anche sottolineato che la normativa sulla protezione dei dati è più severa nell'Ue che in Svizzera.

 

Sia Häni che Jenner hanno inoltre rimarcato la contraddizione fra le riserve che vengono espresse nei confronti del cloud e le fiacche misure di sicurezza praticate dagli utenti di piattaforme mail o di scambio di dati. In tutti i casi secondo Microsoft in Svizzera il pericolo della criminalità informatica è sottovalutato: il gruppo vede in questo settore opportunità e intende quindi investire fortemente nel ramo.

 

Microsoft non pubblica dati sull'andamento degli affari in Svizzera. Stando a Jenner l'azienda sta però crescendo più del mercato. Nonostante il forte sviluppo dei paesi emergenti la Confederazione rimane così al 14esimo posto in ordine di importanza fra le 168 succursali mondiali.

 

Ats

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