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L'OSPITE"Milan, il problema sta nel manico: Berlusconi ha troppi pensieri... passionali"

30.07.14 - 07:58
Secondo Arno Rossini la dirigenza rossonera dovrebbe essere più onesta verso i propri tifosi: "Illuderli è solo controproducente. Si vede che il presidente non ha tempo per pensare al calcio"
"Milan, il problema sta nel manico: Berlusconi ha troppi pensieri... passionali"
Secondo Arno Rossini la dirigenza rossonera dovrebbe essere più onesta verso i propri tifosi: "Illuderli è solo controproducente. Si vede che il presidente non ha tempo per pensare al calcio"
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MILANO (Italia) – Due partite otto gol. Incassati però. Il nuovo Milan, quello che con Filippo Inzaghi si sarebbe dovuto risollevare dopo le brutture di Allegri e Seedorf, è partito con il piede sbagliato.

Stai a vedere che i problemi, come ripetuto più volte a queste latitudini, non riguardavano (solo) l’allenatore di turno. Stai a vedere che i problemi, come sottolineato dalla metà almeno dei tifosi, nascevano dalla pochezza – in termini di qualità – della rosa.

“È proprio così – è intervenuto Arno Rossini – se cambi l’allenatore ma poi non fai investimenti e per il mercato ti limiti all’elemosina, a ingaggiare giocatori a parametro zero o con il contratto in scadenza, non risolvi di certo una situazione complicata”.

Eppure sono molti i fan che, con l’arrivo di SuperPippo, hanno pensato che le difficoltà fossero finalmente alle spalle.
“Il problema del Milan non riguarda il mister. Certo, noi – senza sbagliare – avevamo criticato Seedorf. L’olandese aveva difetti evidenti, questo è vero; i balbettii del Diavolo non sono in ogni caso nati dalle sue decisioni e dai suoi atteggiamenti”.

Che servirebbe, a Milanello, per tornare a guardare con fiducia al futuro?
“Una strategia. Una politica societaria chiara, limpida”.

Ovvero?
“I dirigenti dovrebbero indicare quale strada seguire e impegnarsi affinché il club si muova in quella direzione”.

Sembra facile, ci fossero denari a disposizione…
“Questo sarebbe anzi il momento giusto per essere sinceri. Potrebbero dire:” Signori, non siamo economicamente competitivi e per questo, per garantirci un futuro solido, ripartiamo dai giovani. Non vinceremo subito ma programmiamo”. Invece sento solo dire: “Il Milan vuole lottare, vogliamo tornare in Champions…”. Non succederà. In Serie A vedo infatti almeno quattro o cinque squadre meglio attrezzate dei rossoneri. La Juventus, la Roma, il Napoli, l'Inter, la Fiorentina...”.

I fan non apprezzerebbero un club che ammette di non poter lottare per il successo.
“Non sono d’accordo – ha aggiunto Rossini – Il tifoso, se da Milanello fossero chiari, di sicuro non lascerebbe la squadra da sola. Ricordo il Diavolo in Serie B e ricordo come quegli anni di sofferenza furono importanti per i tifosi. I veri appassionati si avvicinarono al club, non lo abbandonarono”.

Galliani o Barbara B., chi dovrebbe parlare?
“Anche questo è un problema da risolvere. Sono convinto che nella stanza dei bottoni della società ci siano frizioni: c’è il nuovo che avanza ma anche il vecchio che non vuol mollare”.

E dire che un tempo Silvio Berlusconi diceva del Milan: “Primi in Italia, in Europa, nel Mondo”.
“Il presidente non è più quello di una volta. Non ha più il polso di una volta. Ha troppi pensieri extracalcistici. Diciamo passionali…”.

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