Sul fronte interno gli occhi rimangono puntati su UBS (-0,90%), che ha presentato i risultati trimestrali superiori alle attese e ha annunciato un accordo fiscale in Germania. Il titolo è partito bene, ma ha poi bruscamente virato in negativo: pesano le incognite relative a vari contenziosi. Stanno acquistando vigore per contro gli altri due bancari, Credit Suisse (+0,12%) e Julius Bär (+0,35%), come pure gli assicurativi Swiss Re (+0,38%) e Zurich (+0,30%).
In ordine sparso continuano a presentarsi i titoli particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,46%), Adecco (+0,94%), Geberit (+0,81%) e Holcim (+0,26%). Nel segmento del lusso Richemont (+0,40%) ha ridotto lo scarto nei confronti di Swatch (+0,73%).
Vendite sono segnalate su Nestlé (-0,14%) - che soffre per un commento negativo degli analisti di UBS - mentre meglio orientati sono gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,40%) e Roche (+0,53%): quest'ultima azienda ha ricevuto il via libera nell'Ue per il suo farmaco Gazyvaro.
Nel mercato allargato hanno informato sull'andamento degli affari di Also (-0,27%), Temenos (+4,26%) e AMS (+17,81%). Non è stata accolta bene, soprattutto inizialmente, la notizia di un rinvio della pubblicazione dei conti di Logitech (-0,72%).