Nicholas Marioli, Lega dei Ticinesi e Movimento Giovani Leghisti
Lo scorso mercoledì 23 luglio, in una trasmissione a quiz patrocinata dalla RSI, una concorrente, di professione docente, non è riuscita a riconoscere il Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli.
Questo episodio, che è riuscito di gran lunga a superare la fantasia, sta sollevando un enorme polverone mediatico.
Può capitare a chiunque una svista, specialmente quando si è davanti alle telecamere, ma un docente che non riesce a riconoscere un ministro è veramente inaudito.
Questo ulteriore avvenimento è l'ennesimo campanello d'allarme, che dimostra come sia fallimentare la nostra politica degli stranieri; la mancanza di una regolamentazione dell'immigrazione e del frontalierato, aggravata da un eccessivo buonismo ingiustificato, creano situazioni del genere.
Altrettanto sconcertante, contro la quale Lega da anni si sta battendo, è il fatto che il settore pubblico e para pubblico non dia alcuna priorità ai ticinesi e ai domiciliati per l'assegnazione dei posti di lavoro.
Basti pensare alla disparità tra i numerosi docenti frontalieri e i precari ticinesi che devono sopravvivere con le supplenze.
È auspicabile che il Direttore del DECS riveda alcune sue visioni, iniziando magari con il dare più spazio alla civica del nostro paese invece di incentivare le "storie delle religioni".