Cerca e trova immobili

LUGANOAnche due ticinesi in Love Life: "Ecco perché abbiamo accettato"

29.07.14 - 08:00
Nicola Bedoni ed Elena Pedrazzini ci raccontano la loro giornata per finire sui cartelloni "hot" di Aiuto Aids Svizzera
Foto Tanja Bircher
Anche due ticinesi in Love Life: "Ecco perché abbiamo accettato"
Nicola Bedoni ed Elena Pedrazzini ci raccontano la loro giornata per finire sui cartelloni "hot" di Aiuto Aids Svizzera

LUGANO - I cartelloni di Love Life da ieri sono posati ovunque e mostrano cinque coppie che stanno facendo sesso. A parte qualche conoscente, nessuno si è accorto che c'era anche una coppia di ticinesi. Nicola ed Elena ci hanno raccontato come mai hanno deciso di aderire alla campagna e come sono riusciti a spogliarsi davanti alla Svizzera.

Perché avete deciso di posare mezzi nudi per la campagna Love Life?
Nicola: "Ci è sembrato bello sostenere una causa come la prevenzione dell’Hiv".
Elena: "Il messaggio di questa campagna ci rappresenta molto. E troviamo che il modo scelto per diffonderlo sia ottimo, molto diretto".

Il momento  in cui vi hanno fotografato è molto intimo. Come avete superato il pudore?
Nicola: "All’inizio ero piuttosto scettico. Ma Elena mi ha convinto, così abbiamo fatto il casting. A posteriori devo dire che è stata un’esperienza grandiosa".

Com’è stato lo shooting?
Nicola: "È stato molto coinvolgente, quasi divertente. Abbiamo passato qui l’intera giornata, il mattino abbiamo fatto colazione con lo staff, tutti sono stati molto simpatici".
Elena: "Poi, durante le riprese c’erano solo il fotografo e due assistenti. Ci sono volute alcune ore, durante le quali ci sono state scattate 500 foto. Abbiamo avuto tutto il tempo di entrare nel giusto stato d’animo".

Vi siete dovuti spogliare subito?
Elena: "No, all’inizio eravamo molto più coperti di come si vede sui cartelloni. La situazione è evoluta lentamente. Quando ce la siamo sentita, ci siamo spinti un po’ più in là".

Sul manifesto indossi il reggiseno e una gonna, anche Nicola almeno di sopra è coperto. Non si vede molto. È stata una vostra scelta quella di non spogliarvi completamente?
Elena: "No, nessuno ci ha chiesto di farlo. Nell’altra foto, entrambi non portiamo nulla sotto, ma i genitali sul cartellone sono coperti da un enorme preservativo. Erano i patti fin dall’inizio".

Da ieri tutta la Svizzera vede le vostre foto. Per due settimane ci saranno 1'900 cartelloni esposti ovunque. Sicuri di essere tranquilli?
Elena: "Certo, in queste immagini non c’è niente da vedere e nulla di cui vergognarsi. Mostrano la gioia della vita, la gioia del sesso, la gioia dello stare assieme. Sono immagini sensuali, fatte bene e con senso artistico".

Cosa hanno detto i vostri genitori?
Nicola: "All’inizio erano un po’ sorpresi che volessi farlo. Sono un ragazzo abbastanza timido. Devo dire che accettando ho sorpreso un po’ anche me stesso. Ma ora che vedo le foto sono molto soddisfatto".

L’idea di base della campagna è di rendere attente le persone sui pericoli dell’Hiv e spingerli a fare sesso sicuro. Pensate di aver aiutato facendovi fotografare mezzi nudi?
Nicola: "Io credo che la forza della campagna stia proprio nelle immagini positive e sensuali. Si vede come riusciamo a provare piacere avendo un rapporto protetto".

Ma… avete fatto sesso per davvero?
Elena: "No, ma non è questo il punto. Si può raggiungere molto di più, mostrando il lato positivo. Le immagini che sottolineano le conseguenze del sesso non protetto, non servono a molto. Io non mi riconosco se mi si mostra un’immagine che rappresenta una persona malata di Aids che alla fine muore. Ma in immagini in cui ci sono persone di tutte le età e di tutti gli orientamenti sessuali chiunque può identificarsi al massimo. Vogliamo lanciare una moda per cui la gente pensi: “Guarda, fanno sesso sicuro, ma anche divertente. Grande, lo faccio anch’io”".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE