Cerca e trova immobili

CANTONESpesa all'estero, c'è il timore di sbagliare

28.07.14 - 08:02
Le nuove norme non sono ancora state assimilate da tutti, e per non commettere errori si chiede consiglio alle Guardie di confine. Intanto in Italia lamentano un calo delle vendite di carne
Spesa all'estero, c'è il timore di sbagliare
Le nuove norme non sono ancora state assimilate da tutti, e per non commettere errori si chiede consiglio alle Guardie di confine. Intanto in Italia lamentano un calo delle vendite di carne

CHIASSO - E' un luglio d'intenso lavoro per le Guardie di confine attive sul territorio ticinese. Oltre all'aumento del transito di persone e veicoli per le vacanze, le guardie sono confrontate con un aumento di domande da parte dell'utenza, concernenti le disposizioni doganali vigenti dall'inizio del mese.

 

In teoria la popolazione avrebbe a disposizione tutti gli strumenti per non commettere errori: il portavoce delle Guardie di confine Davide Bassi ha spiegato al Cdt che sono stati stampati 45mila depliant in lingua italiana, con le indicazioni precise di cosa si può importare senza dazi. Le sanzioni previste, più salate che in passato, fanno sì che molti chiedano lumi alla frontiera per evitare di commettere errori.

 

In alcuni casi le nuove disposizioni hanno messo limiti più stringenti. Ad esempio la carne: fino a giugno si poteva acquistare mezzo chilo di carne rossa e un totale di 3,5 chili tra carne bianca, insaccati e altri derivati. Oggi, invece, si può importare solo un chilo di carne o preparati. Cade la distinzione tra carne rossa, bianca e insaccati: una persona che compra un coniglio di due chili, dovrà sdoganare il chilo in eccesso pagando 17 franchi.

 

Le conseguenze del cambiamento si stanno già facendo sentire sulla fascia di confine: i piccoli negozianti e i macellai delle province di Como, Varese e Sondrio, riferisce laRegioneTicino, lamentano un calo del giro d'affari del 25-30%. 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE