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LOCARNOPolanski? "Per noi è un uomo libero"

28.07.14 - 06:10
Fiorenzo Dadò critica Roman Polanski, ma gli organizzatori non la pensano come lui
Foto d'archivio (Keystone)
Polanski? "Per noi è un uomo libero"
Fiorenzo Dadò critica Roman Polanski, ma gli organizzatori non la pensano come lui

LOCARNO - Il Festival ritorna a ruggire sullo schermo di Piazza Grande, ma la voce grossa la fa Fiorenzo Dadò. Immancabile, come le macchie su un leopardo, il Gran Consigliere non ha perso, nemmeno quest’anno, l’occasione di sferrare una zampata sulla rassegna cinematografica locarnese. «Se un pedofilo fugge da oltre 30 anni dalla giustizia e dalle patrie galere del proprio paese – scrive il pipidino su Facebook riferendosi a Roman Polanski – (...) mentre la decenza viene nuovamente pesantemente bastonata e la giustizia vergognosamente decapitata, attendiamo di vedere il consueto e triste corte di salamelecchi e baciamano in Piazza Grande da parte di autorità e lecchini di primo piano». Senza peli sulla lingua il Dadò si presenta ancora in veste di criticone cinematografico.

Per far luce sul caso mettiamo sotto i riflettori il direttore operativo del Festival, Mario Timbal. «Ognuno è libero di avere opinioni divergenti e di esprimere il proprio pensiero critico. Si vede che non ha la nostra stessa opinione ma si deve accettare. Dadò è inoltre una persona che segue da vicino il Festival, non siamo assolutamente in guerra con lui. Anzi, questo suo modo di fare denota una sorta di vicinanza, non si può infatti dire che non sia attento a quello che proponiamo (sorride, ndr)». Sull’affaire Polanski, Timbal è categorico. «Noi chiaramente non possiamo sostituirci alle autorità giuridiche. Polanski è stato arrestato, tutta la questione è stata valutata dalle autorità federali e infine è stato revocato il fermo. Il regista è dunque un uomo libero in Svizzera, noi possiamo solo fare valutazioni di ordine culturale e artistico».

Sta di fatto che ancora una volta la rassegna maculata viene macchiata dalle critiche del deputato. «Le critiche non mi sconvolgono e non mi stupiscono. L’anno scorso non andava bene un film con un ospite, quest’anno è un ospite legato a una vicenda extra cinematografica totalmente slegata dal contesto. Sappiamo che il cinema è uno specchio della società: fa riflettere, fa discutere. Ma se nulla è fatto con degli intenti polemici la discussione è un arricchimento».

Polanski farà scuola - «Verrà a Locarno e sarà omaggiato», sottolinea Mario Timbal. «Ma quello che ci fa ancora più piacere della sua visita è il fatto che terrà una lezione pubblica, aperta a tutta la sala. Possiamo dunque aspettarci circa un migliaio di persone. Questo fatto penso che la dica lunga sul personaggio Polanski, pensiamo sia un grandissimo arricchimento per il nostro affezionato pubblico. Sappiamo benissimo che Polanski porta con se il suo passato, ma la nostra valutazione si basa su altre cose. Il fatto di fare lezione è una di queste, vuol dire che ci tiene a venire da noi».

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