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CORRISPONDENZE ESTEROPiccoli, grandi traguardi dei bimbi d'Africa

27.07.14 - 09:16
"Visioni" di una ticinese in Tanzania nel giorno del bambino africano
Piccoli, grandi traguardi dei bimbi d'Africa
"Visioni" di una ticinese in Tanzania nel giorno del bambino africano

SOWETO - Ogni 16 giugno da decine di anni a questa parte si celebra la giornata del bambino africano. L'evento vuole ricordare ciò che successe nel 1976 a Soweto, in Sud Africa, dove centinaia di bambini neri sfilarono per le strade per far valere il loro diritto all'educazione, protestando per la scandente qualità delle loro scuole. Il risultato fu tragico: durante la manifestazione più di cento bambini furono uccisi, a migliaia rimasero feriti. Dal 1991 l'evento è ricordato a livello internazionale, e viene usato come opportunità per rivedere l'effettiva applicazione dei diritti dell'infanzia nel continente africano, e in particolare per rimettere in discussione le condizioni dell'istruzione.

 

In Tanzania la giornata è molto sentita dalla popolazione locale, e vede effettivamente i bambini come protagonisti. Lo scopo è renderli consapevoli dei loro diritti, e per l'occasione si organizzano quindi cacce al tesoro, concorsi di disegno per grandi e piccini, e postazioni di discussione. Il tutto viene poi farcito con giochi e tornei sportivi, per attirare da ogni angolo del villaggio chi non sa resistere alla tentazione di rincorrere un pallone.

 

Le passioni umane sono un qualcosa che va al di là dei confini politici e delle differenze culturali. Le passioni umane non ci distinguono per età, per stato sociale, e nemmeno per voti scolastici. Non ci dividono secondo doti o difetti. Esse ci avvolgono tutti insieme in un unico abbraccio.

 

E sono a centinaia ad affluire, felici di avere una giornata dedicata interamente a loro.

Il sole batte forte, ma non importa. Sul campo si può correre con le scarpette chiodate o con ciabatte di plastica, ma non importa. Ciò che conta è ciò che si legge identico negli occhi di tutti i bambini e adulti impegnati nel gioco: passione! Una passione che si rispecchia negli occhi degli spettatori, tra le urla e i canti dei tifosi. Un vecchio osserva un bambino piccolo come un turacciolo scartare il suo gorillesco avversario. Di colpo fa un tuffo nel passato, e si ritrova di nuovo studente di scuola elementare.

 

Il pallone è fatto di sacchetti di plastica, pressati e modellati con un nastro da pittore. La divisa è strappata in più punti, e così larga da arrivare a coprire le ginocchia. Ma ha i colori del Brasile! Il campo da calcio brulica di insetti e non sono rare le spine. Nessuno sembra farci caso... Non ci vuole molto: una corda e due supporti storti... ed ecco pronta una competizione di salto in alto! Un cerchio di ferro aggrappato a un palo... ed ecco un campo da basket! C’è chi gioca con la gonna, chi a piedi nudi, e chi correndo con una mano si tiene su i pantaloni presi in prestito dal fratello maggiore.

 

È musica sentirli ridere. Ogni bambino ha diritto ad una vita meravigliosa.

 

 

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