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LUGANOAddio musica a 'scrocco': "La gratuità è ora insostenibile"

24.07.14 - 08:35
La musica in città è cambiata, se vuoi vedere il concerto adesso paghi
Ti-Press (archivio)
Addio musica a 'scrocco': "La gratuità è ora insostenibile"
La musica in città è cambiata, se vuoi vedere il concerto adesso paghi

LUGANO - La Grande Lugano. La città che ha coccolato i suoi abitanti fino allo spasimo, ha deciso di fare un buco alla cintura e tirare la cinghia. Ed ecco che spunta il primo concerto a pagamento targato Bob Sinclar. Chi ne uscirà vincitore? A spiegarci come si è arrivati a questo punto e dove si andrà a finire ci pensa il municipale Lorenzo Quadri.

 

L'evento muta, la Piazza grida - Alcuni borbottano su questo cambiamento di rotta, ma Quadri sembra essere fiducioso. "La questione degli eventi all'aperto a pagamento è un tema nuovo, non ne abbiamo mai fatti prima d'ora. Questa prima permetterà di valutare quante persone possono starci e se si riesce a coprire le spese".

 

Ricavi, ma quanto mi costi? - "I prezzi li regola il mercato - ci dice il leghista con una reticenza giustificata -. Visto che ci sono dei privati di mezzo non posso dire la cifra". Tentiamo di scalfire la corazza del silenzio ma nulla da fare. "Posso però dire una cosa. Abbiamo già raggiunto, o quasi, la copertura dei costi grazie alla prevendita. Fare degli utili sembrava utopico ma, se mai ci dovessero essere, si potrebbe pensare di aprire un fondo di scorta per gli eventi futuri".

 

4400 e non più 4400 - "La capienza di Piazza riforma è quella che è. Per questo motivo - spiega Quadri - il numero massimo di biglietti messi in vendita è di 4400".

 

Se stasera funziona tutto, ci sarà un Estival con la biglietteria - "Questo è un argomento di discussione, non è un mistero che il Municipio ha ribadito che la gratuità attualmente risulta difficile da sostenere. La Città vorrebbe dunque ridurre il contributo di rilievo che mette nel budget di Estival. L'unico modo, secondo noi, è il biglietto a pagamento".

 

Il ristoratore si beve l'evento - Come vivono questa situazione i ristoratori di Piazza Riforma. Abbiamo contattato Guido Sassi, voltolato della piazza luganese. "Io ho tutto riservato. Tutti, infatti, sono obbligati a pagare il biglietto anche se vogliono venire al bar. I prezzi delle consumazioni rimarranno però invariati.Da me, chiaramente, è obbligatoria la cena se si ha un tavolo. Non si può mica venire alle 20 e stare lì tutta la sera con una coca o una brocca d'acqua del rubinetto". E sulla buona riuscita della serata Sassi va con i piedi di piombo. "È una prova, verrà fatto un consuntivo a fine manifestazione. Vediamo cosa succede".

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