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LUGANOIl Tell di Taranto non prende tanto

24.07.14 - 06:25
Il papà di "Moda sotto le stelle", Franco Taranto, ha deciso di cimentarsi col Mito svizzero.
Il Tell di Taranto non prende tanto
Il papà di "Moda sotto le stelle", Franco Taranto, ha deciso di cimentarsi col Mito svizzero.

LUGANO - Il dardo è tratto dalla faretra: per lanciare la sua “Moda sotto le Stelle” (sabato 26 luglio alle 20.30 in Piazza Manzoni) il "noto fotografo internazionale" Franco Taranto ha deciso di cimentarsi col Mito svizzero. Per l’occasione 'l’Artista Internazionale dell’Immagine' presenterà una 'versione glamour' di Guglielmo Tell. Nulla da eccepire sul piccolo Gualtierino, interpretato – come spiega lo stesso Taranto – dal "figlio (vero) di Sara Beretta Piccoli Consigliera Comunale di Lugano". Ci sembra discutibile la scelta del modello dal petto glabro o depilato artificialmente (quando l’eroe esibiva orgogliosamente il pelo, come un caprone della Verzasca). Ineccepibile la mela, che tiene testa al compito affidatole, assai fiacca la balestruccia, latitante Gessler che nel comunicato stampa viene citato più volte come "Ghessler, il balivo austriaco".

Ma il risultato piace? L’«Opera» viene bocciata da Fiorenzo Dadò: «Non ci vedo creatività – osserva il deputato Ppd – e quando mancano le idee si storpiano i miti della Storia. È una rivisitazione ridicola». Pollice verso anche dal granconsigliere della Lega Massimiliano Robbiani: «Pure a me non piace. Il simbolo svizzero per eccellenza non si dovrebbe modificare in nessun caso. Questione di rispetto e tradizione».

Il professor Francesco De Maria di Ticinolive.ch rileva l'assenza di nerbo guerriero: «Questo Tell è bello ma ha un aspetto troppo gentile, quasi effeminato. I discendenti di QUESTO Tell non avrebbero mai fatto la pelle a Carlo il Temerario! Alla gentile Sara un complimento per il suo grazioso figlioletto».

Più a sinistra viene invece apprezzata la bellicosità celata: «Oddio, rispetto all’iconografia irsuta del mito, è decisamente un gran cambiamento – commenta la giornalista Françoise Gehring –. Anche il volto di Marianne, simbolo della Francia, ha ispirato, con esiti assai diversi, numerosi artisti. Che sia un Guglielmo più pacifista e capace di sentimenti materni  e portatore di valori femminili? Il mondo ne avrebbe un gran bisogno». Give Tell a chance.

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