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SAN GALLOTAF conferma sanzioni contro banca centrale siriana

23.07.14 - 14:32
TAF conferma sanzioni contro banca centrale siriana
SAN GALLO - In due sentenze pubblicate oggi, il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha confermato le sanzioni contro la Banca centrale siriana e il suo governatore Adib Mayaleh, che chiedevano di essere radiati dalla "lista nera" svizzera contro il regime di Damasco. I giudici di San Gallo avevano già respinto un ricorso analogo di Bushra al-Assad, sorella maggiore del presidente siriano Bashar al-Assad.

Berna ha aderito nel maggio 2011 alle sanzioni dell'Unione europea, decretando il congelamento degli averi siriani e il divieto d'ingresso sul territorio svizzero di un certo numero di notabili del paese mediorientale. Come Bushra al-Assad, Adib Mayaleh sosteneva che le sanzioni elvetiche limitano la sua libertà economica e di movimento.

Nel suo ricorso, Mayaleh rileva che in quanto governatore della Banca centrale ha soltanto una funzione amministrativa e non ha mai assunto un ruolo politico in seno al governo di Damasco o al partito al potere.

Il TAF respinge tali argomentazioni, giudicandole non credibili. Al contrario - afferma - diversi elementi mostrano che il governatore è vicino al regime siriano da cui dipende. Il tribunale cita anche un documento dell'Amministrazione americana che indica Mayaleh come un esponente importante del regime stesso. Per queste ragioni - conclude - le sanzioni nei suoi riguardi sono giustificate.

Il TAF respinge anche il ricorso della Banca centrale, i cui averi in Svizzera sono stati congelati. Secondo l'istituto bancario, questi fondi appartengono allo Stato siriano e devono servire a scopi di pubblica utilità. La banca sostiene di godere di una immunità giuridica, cosa che il Tribunale amministrativo contesta.

Le decisioni del TAF possono ancora essere contestate con ricorsi al Tribunale federale di Losanna.

(Sentenze B-3639/2012 e B-3570/2012 del 14.07.2014)

ATS
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