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UCRAINA"Non possiamo sapere se i resti sottratti avrebbero potuto provare un’ipotesi"

23.07.14 - 06:55
L’indagine sull’Mh17 e il caos sul sito dello schianto. Parla l’esperto del Servizio d’inchiesta svizzero sugli incidenti aerei
Foto d'archivio (Keystone)
"Non possiamo sapere se i resti sottratti avrebbero potuto provare un’ipotesi"
L’indagine sull’Mh17 e il caos sul sito dello schianto. Parla l’esperto del Servizio d’inchiesta svizzero sugli incidenti aerei

KIEV - I ribelli pro-russi hanno riconsegnato le scatole nere dell’aereo abbattuto nell’Est ucraino e investigatori malesi si sono finalmente recati sul luogo dello schianto. Per capire come il caos che ha regnato per cinque giorni sul sito della tragedia dell’Mh17 possa aver compromesso le indagini abbiamo sentito chi, in Svizzera, si occupa delle inchieste sugli incidenti aerei. Dal SISI, Servizio d’inchiesta svizzero sugli infortuni – sezione aviazione, ci ha risposto l’esperto Florian Reitz.

Quali sono gli elementi di prova più importanti in un’inchiesta su un incidente aereo?
"Nel caso di un incidente che coinvolge un aereo delle dimensioni di un Boeing 777, come quello del volo Mh 17, sono fondamentali il flight data recorder (Fdr), che registra dei dati di volo, e il cockpit voice recorder (Cvr) [le cosiddette “scatole nere”, ndr]. Quest’ultimo registra tutto quello che è udibile in cabina, come le conversazioni fra i piloti e le allerte. Nella maggior parte dei casi, i due registratori sono la base per comprendere ciò che è successo". 

I ribelli filo-russi sono rimasti in possesso delle scatole nere per diverso tempo. Persone prive delle necessarie competenze tecniche potrebbero manipolare questo tipo di apparecchiature?
"No. Non è possibile per chi non ha il know how sufficiente manipolare i dati dei registratori e farlo in un modo che non sia tracciabile. Serve molto know how e software e apparecchiature specifici". 

I frammenti dell’aereo sul luogo dello schianto sono importanti per le indagini?
"Talvolta i resti possono confermare le indicazioni che provengono dai registratori. È difficile da valutare in generale, comunque ci possono essere dei resti che rivelano un impatto o dei danni precedenti all’impatto al suolo".

Nel caso dell’Mh 17 dei resti potrebbero essere stati sottratti dalla scena dell’impatto. È corretto pensare che ciò potrebbe ostacolare l’inchiesta?
"Sì, è esatto. Non possiamo sapere se i resti sottratti avrebbero potuto provare un’ipotesi o se, invece, si tratti di resti che non avevano nulla a che vedere con la causa dell’incidente".

Se è stato veramente un missile ad abbattere l’Mh17, come sarebbe possibile capirlo dalle scatole nere?
"Premetto che questa fattispecie non è fra i campi di esperienza principali d’istituzioni come il SISI. Tuttavia, se nel caso dell’Mh17 si fosse trattato veramente di un sabotaggio, il cockpit voice recorder potrebbe avere registrato il rumore di un’esplosione causata dall’impatto del missile".

Le immagini satellitari e i segnali radar sono importanti?
"Finora, personalmente, non ho mai usato delle immagini satellitari nelle nostre inchieste. La maggior parte di un’inchiesta, come accennavo più sopra, si basa di solito sui registratori. Tuttavia, nella maggior parte dei casi sono utilizzate anche le tracce radar dei radar secondari (civili) e, a volte, quelle dei radar primari (militari)".

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