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CANTONEE ora sulle tavole ticinesi va di moda il vegan style

23.07.14 - 06:17
La battaglia di Annamaria Lorefice che da circa un anno sta cercando di convincere gli esercenti a proporre piatti anche per chi non mangia carne e derivati animali
Fonte foto Davide Rotondo
E ora sulle tavole ticinesi va di moda il vegan style
La battaglia di Annamaria Lorefice che da circa un anno sta cercando di convincere gli esercenti a proporre piatti anche per chi non mangia carne e derivati animali

AGNO – Niente carne e niente derivati animali. La febbre da vegan style contagia anche i ristoranti ticinesi. Nel corso dell’ultimo anno circa una quindicina di esercenti hanno deciso di proporre sulla loro carta anche piatti per vegani. Il merito di questa rivoluzione va attribuito soprattutto alla costanza di Annamaria Lorefice, fondatrice del Club Ticino Vegano. “Ho contattato uno ad uno ogni singolo ristorante. L’obiettivo è di arrivare ad avere circa 50 ristoranti che offrano una carta vegana in Ticino”.  

Etica e salute - Agli esercizi pubblici che aderiscono all’iniziativa promossa da Lorefice, viene assegnato il marchio di certificazione ‘Yes Vegan’. Un lavoro capillare, partito circa un anno fa. “È dura portare avanti tutto da sola. Ma io ci credo, sia per una questione etica, sia per ragioni di salute. C’è chi capisce che si tratta di una necessità dei consumatori e dunque risponde con entusiasmo, ma anche chi, soprattutto nelle valli, rifiuta. Nelle prossime settimane vorrei concentrarmi ulteriormente sul Locarnese e sul Bellinzonese”. 

Appello - Latte, formaggi, latticini, miele, uova banditi dalle tavole. Si stima che nel mondo oltre il 2% della popolazione sia vegana. Per Lorefice sono in molti ad avere fatto questa scelta, anche nella Svizzera italiana. “Purtroppo non esistono stime vere e proprie – precisa –, il fenomeno è relativamente nuovo ed è difficile da quantificare. Proprio per questo di recente ho lanciato un appello ai ticinesi. Vorrei che si facessero avanti presso il nostro club (tramite il sito www.piaceretica.ch), in modo da quantificarci. Solo così potremo effettivamente sensibilizzare l’opinione pubblica sulle nostre necessità”.     

Business - Da un certo punto di vista, il vegan style ha anche un lato business da non sottovalutare. Lo evidenzia anche Alessandro Pesce, portavoce di GastroTicino. “Gli esercenti sono imprenditori, vivono sul territorio e colgono tutte le possibili tendenze. Se c’è una richiesta, va cavalcata. In generale occorre però valutare sempre costi e benefici. In particolare bisogna evitare di fare investimenti che non portino a una continuità, legati solo a una moda passeggera”.

Potenzialità - Pesce sottolinea come alcuni ristoranti ticinesi abbiano intuito già da tempo le potenzialità della via vegana. “Ci sono 3-4 locali che da anni offrono piatti vegani, dimostrando sensibilità per un certo tipo di clientela. Probabilmente in Ticino i numeri per avere ristoranti completamente vegani sono troppo bassi”. Ma l’interesse c’è e non lo si può negare. “Anche per questo GastroTicino è a disposizione degli esercenti associati per fornire loro nozioni di base sul fenomeno”. 

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