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Autorizzato l'arresto per Galan Evidenziato un giro di fatturazioni false da parte di società create ad hoc in Svizzera e a San Marino per rastrellare fondi neri
ROMA - La Camera italiana ha detto oggi sì all'arresto del deputato di Forza Italia ed ex governatore del Veneto Giancarlo Galan, richiesto dalla magistratura nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti del Mose, il sistema di dighe mobili per la salvaguardia di Venezia. I voti a favore sono stati 395, 138 i contrari. Due deputati si sono astenuti. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto, come chiesto da Forza Italia.
Gli avvocati di Giancarlo Galan presenteranno ora una richiesta di arresti domiciliari, ha annunciato il legale Antonio Franchini, che assieme al collega Nicolò Ghedini assiste Galan, attualmente ricoverato in ospedale a Este.
Galan è indagato dalla Procura di Venezia con l'accusa di aver ricevuto fondi illeciti per almeno 800 mila euro dal Consorzio Venezia Nuova (Cvn).
Le indagini - si era appreso all'inizio di giugno - hanno evidenziato un giro di sovra fatturazioni false da parte di società create ad hoc in Svizzera e a San Marino per rastrellare fondi neri che servivano poi per oliare politici e funzionari ad alti livelli.
