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ATTUALITÀSMI debole ma ancora sopra gli 8500 punti

22.07.14 - 11:17
I risultati delle aziende
SMI debole ma ancora sopra gli 8500 punti
I risultati delle aziende

LUGANO - Il barometro congiunturale KOF nel mese di giugno ha segnalato una leggera ripresa, particolarmente ben recepita dopo due mesi di contrazione piuttosto marcata, stabilizzandosi sul livello di crescita di lungo termine, proprio come lo scorso anno in questo periodo. Il risultato positivo è stato determinato da due settori in particolare, ossia l’industriale e il bancario. Il responso statistico attende ora conferma con i risultati trimestrali aziendali, che giovedì sono entrati nel vivo con alcune società di primaria importanza per l’SMI. Givaudan ha presentato vendite in linea al 1S14, ma un bilancio operativo oltre le previsioni. In ottima crescita anche margini e soprattutto il free cash flow, una metrica sulla quale si basa il dividendo, che la guidance ha fissato (e riconfermato) al 60% del FCF. L’obiettivo annuale per la crescita rimane ad un tasso dell’1.5 – 2.5% superiore alla crescita del mercato, e considerato come Givaudan abbia già intrapreso una efficace strategia di tagli dei costi ed abbia ormai alle spalle importanti one-offs, si tratta di un traguardo che potrebbe essere anche superato. La borsa ha riconosciuto il merito di queste cifre con la miglior performance settimanale nell’SMI.

Lindt & Sprüngli ha voluto focalizzare l’attenzione del pubblico sulla sua strategia negli Stati Uniti organizzando (non casualmente) un incontro tennistico sul tetto d’Europa tra Federer e Lindsay Vonn a pochi giorni dall’ acquisizione della concorrente Russell Stover: due numeri 1 per celebrare la posizione di preminenza raggiunta negli US nel mercato del cioccolato premium. L’acquisizione, malgrado la reazione molto positiva del mercato, è vista con prudenza dagli analisti che la considerano come una mossa difensiva per evitare che questo marchio di prestigio venisse acquisito da una diretta concorrente, ma che dal punto di vista finanziario non porterà risultati immediati, visto il prezzo elevato che impatta sensibilmente le metriche di redditività.

 

I risultati di Novartis hanno trovato una tiepida accoglienza non avendo portato nessuna sorpresa: vendite in linea, EPS come da consensus e guidance invariata. Il mercato aveva dato credito a Novartis con una valutazione che si era portata fino ad un massimo di 17.3 x (2014), ossia ad un premio del 5% sul settore farmaceutico in Europa, ed era pertanto attendibile che la reazione fosse uno storno, seppure di proporzioni assai limitate.

 

Ha invece sorpreso in negativo SGS, la quale ha presentato vendite in linea, ma anche una leggera contrazione dell’EBITDA. Praticamente tutte le divisioni hanno contribuito alla contrazione dei margini ed al deteriorarsi dell’operating cash flow, determinando una traiettoria di crescita organica in declino. SGS ha comunque ribadito la guidance per una crescita organica del 6%, implicando un 8% nel 2S14 per recuperare, e per un dividendo attorno a DY 3.3%: si tratta di obiettivi ambiziosi verso i quali il mercato nutre qualche dubbio.

 

Questa settimana ci saranno alcuni risultati molto attesi nel settore bancario. Credit Suisse (BL, il 22.07) ha già anticipato il boccone amaro della multa americana che andrà ad impattare il 2T14 determinando una perdita già assorbita dal mercato. Il titolo ha beneficiato della diminuita incertezza: è prevedibile che si muoverà in sintonia con l’evoluzione dei ratio di capitalizzazione Basel III e con la percezione della tempistica per ristabilire una situazione più tranquilla. Lo stesso giorno pubblicherà anche Julius Baer, la quale però non ha ancora affrontato le autorità americane e non ha neppure effettuato alcun accantonamento in vista della prevedibile multa.

 

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