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BERNABilancia commerciale, nuovo record

22.07.14 - 10:15
L'eccedenza è di 13,8 miliardi di franchi
Foto d'archivio (Keystone)
Bilancia commerciale, nuovo record
L'eccedenza è di 13,8 miliardi di franchi

BERNA - Commercio estero in aumento nel primo semestre: le esportazioni svizzere hanno sfiorato i 103 miliardi, il 3% in più dello stesso periodo dell'anno precedente. Le importazioni sono da parte loro salite dell'1% a 89 miliardi, informa oggi l'Amministrazione federale delle dogane (AFD). La bilancia commerciale ha toccato un nuovo record, con un'eccedenza di 13,8 miliardi.

Limitatamente al mese di giugno, l'export è progredito dell'1% a 16,9 miliardi, mentre l'import ha risposto con un incremento dell'11% a 15,5 miliardi, soprattutto per una forte domanda di medicinali.

Al primo posto delle esportazioni figurano gioielleria e preziosi (+9,9%), ma AFD minimizza il risultato, dovuto esclusivamente all'effetto prezzo (+24%). Considerando l'insieme delle merci esportate, i prezzi sono calati dello 0,2% in termini nominali, mentre in termini reali, tenendo conto dell'inflazione, sono rincarati del 2,9%.

Tra gli altri settori, l'industria delle materie plastiche ha registrato un aumento dell'export del 4%, così come la chimica farmaceutica, che rimane la prima voce delle esportazioni elvetiche. I prodotti immunologici hanno visto un incremento del 9% e i principi attivi del 7%. In calo invece i coloranti (-11%).

Il settore orologiero ha registrato una progressione dell'export del 3%, così come la metallurgia. L'Amministrazione delle dogane segnala in particolare la crescita del segmento utensili e un calo in quello dell'acciaio. Nell'insieme le esportazioni del comparto industria delle macchine e dell'elettronica sono aumentate dell'1%.

Un calo è stato osservato nell'esportazione di strumenti di precisione (-2%) e di prodotti carta e arti grafiche (-4%).

Dal punto di vista geografico, le esportazioni elvetiche hanno guadagnato terreno quasi dappertutto, ad eccezione di America Latina e Oceania. Verso il Brasile vi è stato un crollo del 13%, verso l'Australia del 5%. In crescita invece verso l'Africa (+8%) e Nordamerica (+4%), così come in Europa (+3%).

L'espansione dell'export è stato particolarmente forte verso Irlanda (+36%), Regno Unito (+19%), Belgio (+8%), Spagna (+6%) e Francia (+4%). In calo invece Italia (-4%) e Olanda (-7%). In crescita pure l'export verso l'Asia (+2%), in particolare Cina (+13%), Giappone e Hong Kong (+8%), Emirati Arabi Uniti (+7%).

Quanto alle importazioni, l'aumento ha interessato essenzialmente i beni di consumo, mentre la domanda di materie prime e semi-lavorati ha avuto una stagnazione.

ats

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