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Hamilton shock: "Mi sono iniettato globuli rossi morti, ho rischiato la vita" L'ex compagno di squadra di Lance Armstrong, che aveva rivelato la maniera in cui si dopava nel 2012 nel suo libro "La corsa segreta", ha raccontato questo retroscena
CHICAGO (USA) - Nella giornata di ieri - domenica 20 luglio - Tyler Hamilton ha raccontato al "Journal de Dimanche" come una trasfusione nel luglio del 2004 ha rischiato di ucciderlo durante il Tour de France.
Ricordiamo che l'ex compagno di squadra di Lance Armstrong aveva rivelato i suoi metodi di dopaggio nel 2012 nel suo libro "La corsa segreta".
"Da qualche anno lavoravo segretamente con il dottore spagnolo Eufemiano Fuentes, che dovreste conoscere in seguito all'affare Puerto - ha raccontato proprio Hamilton - Ufe, lo chiamavo così, mi aveva programmato delle trasfusioni sanguigne per ognuno dei giorni di riposo. Dopo la prima trasfusione però mi sono sentito molto strano: avevo caldo, poi molto freddo, avevo le vertigini, ero nauseato e debole. In genere invece provavo un'euforia incredibile dopo le trasfusioni. Poi quando sono andato a urinare, ho visto con orrore dell'urina nera riempire il water. Avevo evidentemente un problema, la mia sacca di sangue era stata danneggiata. Mi ero iniettato dei globuli rossi morti e ho rischiato di morire".
Tre giorni dopo l'ex corridore della Phonak abbandonerà la corsa, anche prima del secondo giorno di riposo e quindi prima della seconda trasfusione. "Ho immediatamente chiamato Ufe e mi ha raccontato che il suo aiutante era stato fermato a un posto di blocco di polizia, aveva panicato e aveva gettato le sacche di sangue in un fossato".
