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ZURIGO/PECHINOAccordo di swap tra BNS e Banca centrale cinese

21.07.14 - 11:12
Accordo di swap tra BNS e Banca centrale cinese
ZURIGO/PECHINO - La Banca nazionale svizzera (BNS) ha concluso con la Banca centrale cinese (People's Bank of China, PBC) un accordo bilaterale di swap. L'intesa, firmata oggi a Pechino dal governatore della PBC Zhou Xiaochuan e dal direttore della BNS Thomas Jordan, prevede anche che l'istituto di emissione elvetico ottenga una quota d'investimento in renminbi (più noti come yuan) che gli permette di piazzare una parte delle sue riserve di valute sul mercato obbligazionario cinese.

L'accordo di swap permette alle due banche centrali di acquistare e di riacquistare yuan e franchi per una somma massima di 150 miliardi di renminbi, pari a 21 miliardi di franchi. La misura permette di fornire liquidità ai mercati corrispondenti in valuta cinese e in franchi. Questo accordo costituisce una condizione importante di sviluppo, in Svizzera, del mercato dello yuan, indica un comunicato della BNS.

La PBC (Banca del Popolo della Cina) attribuisce alla BNS una quota di 15 miliardi di yuan per investimenti sul mercato interbancario delle obbligazioni. La BNS potrà così continuare a diversificare le sue riserve di valute.

L'intesa firmata oggi costituisce un ulteriore rafforzamento delle relazioni tra i due istituti, che hanno una tradizione pluriennale, scrive la BNS. Contemporaneamente, l'accordo è un ulteriore tassello della crescente collaborazione tra Berna e Pechino, caratterizzata in particolare dall'accordo di libero scambio, che è entrato in vigore il primo luglio, e dalla riveduta convenzione per evitare le doppie imposizioni.

In occasione dell'ultimo "dialogo" sulle questioni finanziarie tra le autorità svizzere e cinesi, tenutosi alla fine di giugno a Berna, dopo il primo svoltosi a dicembre a Shanghai, la responsabile del Dipartimento federale delle finanze (DFF) Eveline Widmer-Schlumpf e Zhou hanno discusso principalmente proprio del rafforzamento del ruolo della piazza finanziaria elvetica nel processo di internazionalizzazione della valuta cinese.

Le parti - precisava il DFF - hanno convenuto di esaminare la possibilità di una partecipazione della Svizzera ad un programma attraverso il quale fosse possibile effettuare investimenti sul mercato finanziario cinese direttamente nella valuta di quel Paese.

Lo stesso giorno a Berna si erano incontrate anche l'Associazione svizzera dei banchieri (ASB) e la China Banking Association (CBA).

ATS
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