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LUGANOSviene in ufficio per il caldo: "Situazione insostenibile, pensavo di morire"

21.07.14 - 06:29
Il caldo e l’afa si sentono non solo per strade ma anche negli uffici: "Il termometro indicava 35°C".
Foto Ti Press
Sviene in ufficio per il caldo: "Situazione insostenibile, pensavo di morire"
Il caldo e l’afa si sentono non solo per strade ma anche negli uffici: "Il termometro indicava 35°C".

LUGANO - L’estate si sta facendo desiderare ma, nel nostro caso, si è fatta sentire arrivando repentina come una folgore. Già, soprattutto per chi si è trovato in ufficio senza aria condizionata. «Invece di fare i lavori durante il periodo invernale – ci dice la nostra interlocutrice – hanno pensato bene di sostituire tutti i condizionatori adesso, in estate. Una scelta che ha lasciato tutti noi dipendenti a bocca aperta». E non solo dallo stupore, all’interno del palazzo infatti si boccheggia come dei cetacei spiaggiati. «Abbiamo raggiunto i 35°C, i ventilatori che ci siamo portati da casa a quella temperatura non servono a nulla. Inevitabilmente qualcuno si è sentito male». I colleghi, madidi di sudore, hanno così assistito al crollo fisico di una loro compagna. «È caduta, letteralmente senza forze, al suolo. L’abbiamo subito soccorsa portandole qualcosa da bere. Fortunatamente si è ripresa in breve tempo e le sue parole sono state: non ce la faccio più dal caldo, sono distrutta. La situazione è insostenibile, pensavo stessi morendo”. Possibile che queste cose succedano in una società civile come la nostra? La Legge da che parte sta?

Domande scottanti, che giriamo subito al Capoufficio dell’Ispettorato del lavoro Gianluca Chioni. «Possiamo intervenire solo dopo avere ricevuto una segnalazione – spacca così il ghiaccio della nostra breve ma intensa chiacchierata -. Facciamo dei controlli per quanto riguarda la tutela della salute verificando i sistemi di gestione che le aziende devono implementare. Cerchiamo dunque di ottemperare a diverse problematiche che vanno dal caldo al freddo, dall’organizzazione del tempo di lavoro alla prevenzione degli infortuni».

 

E se in ufficio si boccheggia, beh armatevi di santa e sana pazienza. «Ci vuole proporzionalità. Se la sostituzione di un condizionatore dura pochi giorni l’unica cosa da fare è pazientare. Se la cosa però si protrae si possono prevedere misure che, per estremo, potrebbero sfociare in una denuncia al Ministero pubblico nel caso in cui l’azienda non ottemperasse alle decisioni prese da un organo di esecuzione».

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