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UCRAINAL'aereo abbattuto e quei "corpi che cadevano dal cielo"

18.07.14 - 19:51
La strage dei bambini e le immagini apocalittiche emerse dai racconti della tragedia del Boeing 777 della Malaysia Airlines
Foto Keystone
L'aereo abbattuto e quei "corpi che cadevano dal cielo"
La strage dei bambini e le immagini apocalittiche emerse dai racconti della tragedia del Boeing 777 della Malaysia Airlines

KIEV - "Un boato" poi "ho visto i corpi cadere dal cielo". Immagini apocalittiche emergono dai racconti dei testimoni della tragedia del Boeing 777 della Malaysia Airlines caduto nell'Ucraina dell'est, al confine con la Russia.

Una strage di bambini, di famiglie decollate da Schipol col sogno di una vacanza memorabile, in cerca di sole e scenari da cartolina. Ma tra i passeggeri anche molti volontari anti-Aids, almeno un centinaio, mossi dall'impegno civile, e diretti in Australia, a Melbourne, per un convegno internazionale.

Sono un'ottantina, su 298 vittime, i bambini e ragazzi inghiottiti per sbaglio dal buco nero della guerra civile ucraina, risucchiati dalla follia delle armi, in un'azione con i contorni ancora tutti da chiarire.

Nella Spoon River dei passeggeri del volo Mh17 almeno tre sono "infant", bimbi sotto i due anni. Così piccoli da dover restare tutta la durata del volo tra le braccia di mamma e papà. Per questo non pagano il biglietto. Per questo in un primo momento non erano stati conteggiati nel tragico bilancio, che aveva fatto arrestare l'asticella della bilancia a 295.

Il maggior numero di perdite è nel piccolo Paese Orange dove "tutti conoscono qualcuno che c'era": l'Olanda in lutto ha issato le bandiere a mezz'asta, stringendosi attorno alla famiglia reale e al premier Mark Rutte, che col resto della comunità internazionale pretende giustizia.

Secondo l'ultimo bollettino della Malaysia Air i Paesi Bassi raggiungono il tragico primato di quota 189. Ma c'erano anche 44 malesi, 27 australiani; 12 indonesiani; 9 britannici; 4 tedeschi; 4 belgi; 3 filippini; un canadese, un neozelandese. Nel tardo pomeriggio restano da identificare solo quattro persone. Corpi mutilati, che decenza vorrebbe non dovessero essere mai mostrati ai familiari, trasferiti con un volo del pianto, nell'area del crash.

Tra i rottami e l'erba bruciacchiata, sparsi nel raggio di chilometri tanti oggetti: un libro di favole per bambini, un album di adesivi, pennarelli, carte da gioco, occhiali, guide turistiche, un tubetto di crema, persino una bicicletta rimasta intatta. Testimonianze di vita.

Frammenti di esistenze interrotte, come quella del lobbista parlamentare olandese di "Stop Aids Now" Pim de Kuijer: l'ultima foto postata su Facebook restituisce un'immagine sorridente. "È tempo per un altro viaggio. Jumpa lagi! ('Ci vediamo prestò) saluta. O i Timmers, da Eindhoven, appassionati di cicloturismo, che per un anno avevano pianificato un giro dell'Indonesia a pedali.

La morte ha unito in un intreccio imprevedibile il destino del senatore laburista Willem Witteveen e quelle di Liam Sweeney e John Adler, sfegatati del Newcastle, partiti con la scusa di seguire la squadra del cuore, o del capitano Wan Amran Wan Hussin, pilota dell'Mh17, "sarò presto a casa" aveva scritto alla moglie nell'ultimo messaggio via WhatsApp.

Patrizia Antonini, Ansa

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