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LUGANO1.300 franchi al mese, succede in un negozio del centro città

17.07.14 - 07:42
Dipendente si rivolge al sindacato OCST. Jelmini: "Un altro caso di dumping salariale"
Foto d'archivio (Tipress)
1.300 franchi al mese, succede in un negozio del centro città
Dipendente si rivolge al sindacato OCST. Jelmini: "Un altro caso di dumping salariale"

LUGANO - Lavorare a tempo pieno, ossia 42 ore alla settimana, a 1.300 franchi al mese. Succede in un negozio del centro di Lugano dove una dipendente riceve un salario ben al di sotto del Contratto normale di lavoro di 3.100 franchi entrato in vigore il 1° aprile 2013.

Lorenzo Jelmini del Sindacato OCST ha spiegato al Giornale del Popolo che preferisce non fare il nome del negozio in questione. "Stiamo seguendo un ulteriore caso di dumping salariale. Una venditrice si è presentata nei nostri uffici per denunciare un salario inferiore ai minimi di legge".

L'OCST si è quindi rivolto al datore di lavoro chiedendo di versare retroattivamente alla dipendente il salario corretto. Ora si attende una correzione da parte del datore di lavoro che dovrà adeguarsi alla legge.

Il caso, secondo Jelmini, dimostra quanto sia necessario un Contratto collettivo di lavoro nel settore della vendita "che permetta non solo di stabilire regole chiare per tutti, ma pure di attuare le necessarie verifiche affinché tali regole siano rispettate".

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