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PRO JUVENTUTEAndare a scuola di sentimenti

17.07.14 - 07:00
C'è chi vuole introdurre nelle scuole lezioni di sentimenti ed emozioni...
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Andare a scuola di sentimenti
C'è chi vuole introdurre nelle scuole lezioni di sentimenti ed emozioni...

Negli scorsi giorni, un noto quotidiano della vicina penisola riportava un articoletto nel quale si parlava di educazione sentimentale. L'idea è quella di inserire nelle scuole un'unità didattica nella quale trattare vari temi legati, appunto, ai sentimenti (e, immagino anche, alle emozioni), per approfondirne gli estremi, le manifestazioni, la loro gestione e via dicendo. Così, a caldo, l'idea non sembra cattiva… ha però un po' il sapore di una "coltura in vitro"… Mi chiedo, allora, come mai di questi temi si parla come se fossero qualcosa da trattare "all'asciutto della vita vissuta"?

Non è forse stata responsabilità - assunta ed esercitata – della letteratura, della poesia, della filosofia e via dicendo quella di insegnare ai giovani il valore dei sentimenti e la necessità (oltre che di saperli provare, pena una vita in bianco e nero) di saperli riconoscere e gestire? E non sto parlando di massimi sistemi, come se queste fossero cose che stanno a diecimila metri da terra… Sto parlando dei padri e dei fratelli maggiori, dei maestri, dei personaggi carismatici… di tutti coloro che, in un modo o nell'altro, in tempi non così remoti si sono assunti la responsabilità di insegnare ai piccoli (propri o altrui), prendendoli per mano ed accompagnandoli con saggia e sapiente pazienza, il valore dei sentimenti.

Tutto questo attraverso dei gesti semplici, quasi banali, ma sempre fondati sul principio dell'autenticità. Oggi, noi adulti, abbiamo davanti a noi una nuova opportunità: ritornare a farci carico dell'educazione dei nostri ragazzi anche sul piano dei sentimenti; raccontando loro gli aspetti più significativi delle nostre vite, evocando i animi attraverso i quali ne abbiamo fatto esperienza e, magari, facendo qualche conto, per vedere che cosa ne abbiamo tratto.

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