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ITALIAConcordia, secondo giorno

15.07.14 - 22:29
Mare pulito, si parte lunedì. I lavori per pulire il fondale dureranno un anno e si cercherà anche l'ulima vittima dispersa
Foto Keystone
Concordia, secondo giorno
Mare pulito, si parte lunedì. I lavori per pulire il fondale dureranno un anno e si cercherà anche l'ulima vittima dispersa

GROSSETO - I lavori continuano giorno e notte, ma non si vede. Da ieri la Concordia è ferma là. Galleggia ed è saldamente ancorata a 30 metri dallo scoglio dove si incagliò il 13 gennaio 2012. Sotto e attorno è un continuo stendere cavi e agganciare cassoni, ma l'unico risultato visibile, oggi, è stato un lieve sollevamento della prua. Sarà così fino a quando comincerà il rigalleggiamento vero e proprio, con un innalzamento del relitto dai due metri di adesso a 14. A quel punto tutto sarà pronto per il viaggio verso Genova.

Nei giorni scorsi era stata ventilata l'ipotesi che il d-day fosse sabato, ma in giornata è stato messo fine al tam tam: il relitto lascerà il Giglio lunedì, come previsto. Che il lavoro stia filando liscio si legge sui volti dei responsabili del progetto. Nick Sloane, il regista delle operazioni, nel pomeriggio camminava lungo il porto, mangiando uva e conversando con i passanti.

"Tutto procede secondo le aspettative, non ci sono intoppi particolari", ha confermato il capo progetto tecnico per Costa, Franco Porcellacchia. Anche sotto l'aspetto inquinamento è un continuo rassicurare. "Siamo in una condizione di assoluta tranquillità", ha confermato la direttrice dell'osservatorio ambientale, Maria Sargentini. Pure le foto scattate dall'aereo della capitaneria di porto, ha detto il comandante Gianluca D'Agostino, non hanno rilevato alcuna "variazione significativa della situazione".

Le condizioni del relitto fanno ben sperare. Ieri il capo della Protezione civile italiana, Franco Gabrielli, ha sottolineato come non abbia "subito né torsioni né flessioni né cedimenti". Oggi sono state mostrate le foto e le riprese subacquee. "Abbiamo potuto fare una verifica del fondo della nave con i robot - ha spiegato Porcellacchia mostrando le immagini - e abbiamo visto che è integro, senza spaccature. Questo è molto buono per scongiurare fuoriuscite di liquidi".

In tutto, attorno alla Concordia sono stati agganciati 30 cassoni che, per farla galleggiare, verranno pian piano svuotati di acqua e riempiti d'aria. A quel punto, il relitto potrà partire. Due rimorchiatori cominceranno a trainarlo da prua, mentre altri due, ausiliari, saranno agganciati a poppa. Del convoglio faranno parte 15 imbarcazioni - fra cui un motoponte con una gru da 200 tonnellate ed una nave albergo per il personale - un aereo e un elicottero.

Anche quando la Concordia sarà partita, i lavori sull'isola non finiranno. "Abbiamo un impegno - ha ricordato Porcellacchia - quello di riportare il Giglio il più possibile nelle sue condizioni originarie. Questo significa ripulire il fondale e rimuovere tutte le strutture. La rimozione delle piattaforme su cui ora è adagiato il relitto potrebbe iniziare a settembre e durerà almeno un anno". Il monitoraggio ambientale ne durerà 5. La prima preoccupazione, però, sarà la ricerca dei resti di Russel Rebello, l'ultimo disperso delle 32 vittime.

"Quella della Concordia resta una tragedia - ha commentato il ministro italiano per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine di una visita al cantiere della Tav a Chiomonte - ma quanto sta avvenendo al Giglio è un bel segno per l'Italia. Mi spiace assistere ancora a polemiche localistiche", ha poi aggiunto riferendosi allo scambio ruvido di battute, ieri, fra il ministro italianno dell'ambiente Gian Luca Galletti e il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. "La cosa importante - ha concluso Lupi - era che la nave fosse smaltita in Italia, mandarla in Turchia sarebbe stata una beffa".

Ats Ans

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