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ZURIGOMeno igiene e personale più stressato, ecco gli ospedali moderni diventati aziende

15.07.14 - 07:51
Il sondaggio comparis.ch: Specialisti in sala operatoria: "Pericoli in aumento per i pazienti"
Foto d'archivio (Keystone)
Meno igiene e personale più stressato, ecco gli ospedali moderni diventati aziende
Il sondaggio comparis.ch: Specialisti in sala operatoria: "Pericoli in aumento per i pazienti"

ZURIGO - Da un sondaggio del servizio di confronto internet comparis.ch condotto tra medici e infermieri emergono negligenze in quanto a igiene da parte dei collaboratori nelle sale operatorie svizzere. Lo sostiene comparis.ch, che oggi pubblica un resoconto del sondaggio eseguito in merito all'igiene ospedaliera.

Il 23 per cento dei medici chirurghi e infermieri di sala operatoria indica che le disposizioni non sarebbero rispettate da tutti i collaboratori ospedalieri. Una persona intervistata su dieci individua "problemi" nella sterilizzazione del materiale chirurgico. Solo 8 su 10 si farebbero mettere sotto i ferri nella sala operatoria in cui lavorano.

Due mesi fa, come ricorda Comparis.ch, un sondaggio condotto tra le direzioni sanitarie cantonali aveva già messo in evidenza che le autorità tendono a controllare gli ospedali svizzeri in maniera lacunosa. Spesso mancano controlli uniformi e standardizzati. In molte zone i controlli in loco da parte degli uffici preposti alla vigilanza avvengono in maniera parsimoniosa oppure non vengono eseguiti affatto. Adesso un altro sondaggio condotto su incarico di comparis.ch da "Dr-Ouwerkerk – just medical" dimostra che in molti, tra gli stessi medici e infermieri, affermano per esperienza che nelle sale operatorie ci sono problemi di igiene. Ai fini del sondaggio sono stati intervistati nel giugno di quest’anno 350 medici e infermieri del settore chirurgico.

Igiene trascurata e carico di lavoro maggiore

Tra le indicazioni dei medici e quelle degli infermieri si presenta una differenza. Gli infermieri tendono generalmente a classificare la situazione in maniera chiaramente più critica rispetto al personale medico. Parallelamente risulta anche che solo 7 infermieri su 10 si farebbero operare nelle proprie sale operatorie. Tra i medici si parla invece di una percentuale di 9 su 10.

Un infermiere su tre ha indicato durante l’intervista relativa al barometro sulle sale operatorie che le direttive igieniche non vengono rispettate da tutti i collaboratori. Tra i medici, è il 18 per cento a indicare la stessa cosa. Un infermiere su cinque individua nella propria clinica "problemi nella qualità della sterilizzazione". Inoltre, una persona su quattro ha confermato che il pericolo per i pazienti in sala operatoria negli ultimi due anni è aumentato. In questo contesto è interessante notare che il 78 per cento degli infermieri ha constatato per lo stesso lasso di tempo anche un aumento del carico di lavoro.

Felix Schneuwly, esperto in materia di assicurazione malattia di comparis.ch, afferma che: "Il sondaggio mostra chiaramente che perfino una quantità non indifferente dei collaboratori della clinica non si fida ciecamente dell’igiene del proprio ospedale. Questo è spaventoso e deve essere preso seriamente dai responsabili. Gli uffici sanitari devono guardare meglio le mani dei collaboratori ospedalieri per tutelare di più i propri pazienti dai germi dell’ospedale". Schneuwly rimanda alla statistica dell’associazione di medici Swissnoso, secondo cui un’igiene migliore all’interno degli ospedali consentirebbe di evitare 20’000 infezioni e 600 morti su un totale di 70’000 casi all’anno.

Il presidente della Fondazione per la sicurezza dei pazienti svizzera, Dieter Conen, afferma che: "Per migliorare l’igiene negli ospedali in maniera duratura non è sufficiente svolgere più controlli e mettere sanzioni salate. Molto più importante è che gli ospedali migliorino la formazione del personale che lavora in sala operatoria. Purtroppo spesso la prevenzione dell’igiene viene trascurata. Soprattutto l’aumento del carico di lavoro negli ospedali va a scapito della prevenzione".

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