Cerca e trova immobili

SVIZZERACassa pensioni FFS, "rendita variabile per ora non possibile"

14.07.14 - 11:25
Cassa pensioni FFS, "rendita variabile per ora non possibile"

BERNA - La situazione della cassa pensioni delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS) continua a migliorare: alla fine del 2013, il grado di copertura ha superato per la prima volta da oltre dieci anni il 100%. Nonostante l'evoluzione positiva, permangono delle incertezze e non è più all'ordine del giorno l'idea di introdurre un modello di rendita variabile, presa in considerazione oltre un anno fa. Lo ha detto il direttore generale delle FFS Andreas Meyer, in un'intervista pubblicata oggi dai quotidiani "Tages-Anzeiger" e "der Bund".

 

La cassa pensione delle Ferrovie è una delle maggiori in Svizzera: ha un capitale di 15 miliardi di franchi e conta circa 56'000 affiliati, di cui la metà beneficia di una rendita. Essa ha dovuto essere risanata dalla Confederazione nel 2003 e nel 2011. Da allora la sua situazione è migliorata. Il tasso di copertura è progredito continuamente negli ultimi anni: 91,7% nel 2010, 96,4% nel 2011, 99,1% nel 2012 e 101,8% alla fine del 2013.

 

Data l'evoluzione positiva, che è dovuta soprattutto al buon rendimento degli investimenti, l'ex regia federale ha deciso di sopprimere quest'anno i contributi di risanamento versati dal 2010 dai dipendenti, dal datore di lavoro e dalle imprese affiliate.

 

Malgrado i miglioramenti le riserve di fluttuazione sono ritenute insufficienti per stabilizzare la situazione della cassa. Tanto più che per il futuro bisogna attendersi un calo dei ricavi degli investimenti e una crescita dell'aspettativa di vita media.

 

Fra le varie soluzioni possibili le FFS hanno studiato anche il progetto di modello "variabile", in base al quale le rendite dipenderebbero dallo stato di salute finanziaria della cassa stessa. I pensionati riceverebbero una quota minima a cui andrebbe ad aggiungersi una parte variabile più o meno importante in funzione dei risultati conseguiti dalla casa pensione. La decisione di introdurre un nuovo modello spetta al consiglio di fondazione della cassa.

 

"Al momento attuale" non ci si può aspettare dai dipendenti che accettino la cosiddetta rendita variabile, e per i prossimi anni la questione non sarà più di attualità, ha detto Meyer nell'intervista.

 

Per far fronte ad una diminuzione dei tassi di copertura nei prossimi anni le ferrovie hanno creato una riserva di 400 milioni di franchi. La cassa pensioni sta ora esaminando quanto può finanziare tramite i propri accantonamenti. "Stiamo riflettendo se, ed in che misura, il datore di lavoro può fornire un contributo supplementare al risanamento", ha spiegato il direttore generale delle FFS. L'importante - ha aggiunto - è creare fiducia nei confronti dei dipendenti.

 

Ats

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE