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CANTONECanonica e gli asilanti che bevono, "è tutto inesatto"

10.07.14 - 12:30
Il Cantone sconfessa l'ex sindaco di Osco e la lettera pubblicata dalla Lega
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Canonica e gli asilanti che bevono, "è tutto inesatto"
Il Cantone sconfessa l'ex sindaco di Osco e la lettera pubblicata dalla Lega

BELLINZONA - Con una lettera del 20 maggio pubblicata sul Mattinonline, Fabiano Canonica, già sindaco di Osco spiegava di aver visto asilanti "comprare centinaia di franchi in alcolici e dare la tessera del Cantone, che salda per loro le fatture…”. Il 21 maggio scatta l'interrogazione di Eros Mellini dell'UDC al Consiglio di Stato, che chiedeva se il Cantone paga gli alcolici comperati dagli asilanti. Il 1° luglio il Governo risponde all'interrogazione e si scopre che i dettagli della lettera come pure la diretta testimonianza sono inesatti, "divergono rispetto a quanto è stato denunciato".

 

Nello specifico, Canonica spiegava nella lettera pubblicata dal giornale online della Lega: "Negli scorsi giorni a Biasca in un grande negozio alimentare, davanti al sottoscritto, un asilante, fa spesa acquistando Whisky, Vodka, Amaretto di saronno e altre cose per una spesa totale superiore a Fr. 330.–. Il pagamento viene effettuato con una tessera con il marchio TI. Ho chiesto spiegazioni alla commessa la quale mi ha confermato che queste fatture vengono saldate dal cantone entro 5-10 giorni. Ora mi chiedo quanti soldi vengono spesi in questo modo?"

 

Nella risposta all'interrogazione di Mellini, il Cantone precisa che non è stato possibile ricostruire la data degli avvenimenti e che addirittura il testimone oculare non sarebbe l'ex sindaco di Osco ma un'altra persona che tra l'altro ha spiegato che i fatti sono accaduti diversi mesi fa, forse addirittura l'anno scorso. L'ex sindaco Canonica ha invece solo redatto la lettera il 20 maggio. Il Cantone spiega poi che il testimone oculare ha visto una persona di colore, ma non ha confermato che si trattasse di un richiedente l'asilo, né che tipo di tessera avesse in mano. Il Cantone infatti non emette alcun tipo di tessera per agevolare gli acquisti dei richiedenti l'asilo.

 

Le inesattezze continuano. Il Consiglio di Stato infatti specifica che la gerente del "grande negozio alimentare" contattata telefonicamente dagli uffici della Cancelleria, ha escluso l'emissione di fatture al Cantone, come pure l'acquisto dei superalcolici da parte dei richiedenti l'asilo.

Insomma quella che si direbbe una "bufala" giornalistica.

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