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CANTONEPiano cantonale delle Aggregazioni, il 60% dei Comuni promuove il progetto

04.07.14 - 10:45
Presentati i risultati consultazione della prima fase. Le voci critiche non mancano, ma il Dipartimento delle istituzioni è globalmente soddisfatto. I tempi però si allungano
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Piano cantonale delle Aggregazioni, il 60% dei Comuni promuove il progetto
Presentati i risultati consultazione della prima fase. Le voci critiche non mancano, ma il Dipartimento delle istituzioni è globalmente soddisfatto. I tempi però si allungano

BELLINZONA - Si è conclusa nel mese di maggio la consultazione sulla prima fase del progetto riguardante il Piano cantonale delle aggregazioni. Sono stati 123 (su 135) i Comuni a cui è stato inviato il dossier, oltre a 2 associazioni di Comuni, 5 partiti politici cantonali rappresentati in Gran Consiglio e 33 organizzazioni

ed enti rappresentanti la società civile.

 

La consultazione verteva attorno a 8 quesiti e in larga misura gli interpellati hanno integrato alle risposte delle osservazioni, in qualche caso parecchio articolate. Le risposte sono state di tenore diverso: “dall’adesione incondizionata con l’invito ad accelerare, alla determinata e risoluta opposizione, passando attraverso un’ampia gamma di sfumature, riserve e condizioni”.

 

Il Dipartimento delle istituzioni però è soddisfatto: “nel complesso l’esito della consultazione è assai più positivo di quanto non si potesse ipotizzare in base alle singole prese di posizione apparse a più riprese sugli organi d’informazione, rilasciate in prevalenza da voci critiche sul progetto”. Il 60% dei Comuni condivide pienamente o almeno in parte gli orientamenti proposti dal Governo.

 

In linea generale è stato indicato di proseguire il processo di aggregazione dei Comuni, “con però una tempistica non eccessivamente limitata, l’attenzione per gli equilibri regionali e cantonali nonché per la prossimità a servizi e istituzioni e la necessità di rivedere nel contempo la ripartizione delle competenze e i flussi finanziari tra Cantone e Comuni”.

 

Le associazioni e gli enti che hanno partecipato alla consultazione hanno espresso la loro sostanziale adesione. L’Ente Regionale di Sviluppo del Luganese, sostenuto dalla maggior parte dei Comuni dell’agglomerato, ha inoltrato una richiesta finalizzata alla presentazione di un proprio modello aggregativo. L'Ente chiede al Consiglio di Stato di concedere una proroga di un anno alla presentazione del documento definitivo.

 

A tal proposito il Governo, “nell’intento di poter considerare le impegnative richieste derivanti dalla consultazione e la citata richiesta del Luganese, ritiene opportuno posticipare il termine di presentazione del messaggio sul PCA” e ha già sottoposto una comunicazione in tal senso all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio.

 

Comuni, Partiti, Enti ed Associazioni saranno prossimamente coinvolti nella consultazione della seconda fase, che sarà focalizzata sulle modalità di attuazione del PCA e i sostegni cantonali che il Governo intende mettere in atto per raggiungere l’obiettivo. 

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