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PRIME IMPRESSIONICitroën C1, atto secondo

02.07.14 - 11:00
Ritorna la piccola citycar transalpina, progettata e realizzata come sempre in comune con Peugeot e Toyota. Un primo contatto di pochi chilometri tra i canali di Amsterdam.
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Citroën C1, atto secondo
Ritorna la piccola citycar transalpina, progettata e realizzata come sempre in comune con Peugeot e Toyota. Un primo contatto di pochi chilometri tra i canali di Amsterdam.

La Citroën C1 ritorna. Stessa ricetta, steso concetto. Solo forse l’impronta è diversa, come pure le attitudini. Nel senso che da un lato è come per la generazione uscente frutto della collaborazione del gruppo PSA e Toyota – quindi oltre alla C1 nascono pure la Peugeot 108 e la Toyota Aygo – ma la personalizzazione tra i tre modelli è diventata più evidente ed ognuna, grazie a piccole e sapienti variazioni sul design e sulle possibilità di personalizzazione, si rivolgono ad un pubblico diverso. O almeno questa è stata la nostra percezione. Al primo colpo d’occhio le matite dei designer hanno traslato sulla più piccola vettura della gamma le peculiarità stilistiche delle Citroën più grandi, in particolare nella curiosa fisionomia della fanaleria anteriore. Un disegno moderno, non troppo ricercato, vagamente snob, il quale con sapienti personalizzazioni può diventare molto glamour ed indirizzarsi in particolare verso un pubblico femminile. Lo testimoniano i numerosi dettagli color pastello e le svariate rifiniture ispirate al mondo della moda. Tra gli accessori che non possono mancare citiamo il tetto in tela apribile denominato Airscape.

Le dimensioni esterne non cambiano e restano sotto i tre metri e mezzo (3,46 per la precisione) così che l’agilità sui terreni cittadini resti invariata. Tra i stretti canali di Amsterdam – luogo in cui l’abbiamo provata brevemente per qualche decina di chilometri – è una caratteristica che abbiamo apprezzato. Tra i due motori disponibili, un “mille” a tre cilindri da 69 cavalli e un “milledue” sempre a tre cilindri da 82 cavalli, ci siamo messi alla guida di quest’ultima. Dato il tipo di percorso non possiamo raccontarvi granché, ma la scatto ai semafori è ragguardevole grazie al peso contenuto (840 chili) e l’isolamento del motore (in particolare per quanto riguarda la vibrazioni) piuttosto curato, sicuramente è più silenziosa che in passato. Molto di più sulla sua guida per non possiamo dirvi. Il consumo medio dichiarati da Citroën per la motorizzazione meno potente è di 3,8 L/100 km.

Al passo coi tempi lo è diventata in particolare dentro l’abitacolo al cui centro spicca uno schermo tattile da 7 pollici chiamato “Touch Pad”. La sua caratteristica principale è quello di essere in grado di riprodurre per intero i contenuti del nostro smartphone con la tecnologia Mirror Screen (ne abbiamo parlato in questo articolo): tra le prime automobili ad averla, viene considerato il futuro dell’infotainment in particolare per le vetture di gamma più bassa. Dentro la C1, pur essendo piccola, è relativamente comoda anche per i conducenti di elevata statura. Ergonomicamente parlando dispiace che il volante non sia regolabile in profondità (ma è così anche su altre concorrenti) e incuriosisce il fatto che la strumentazione sia “attaccata” al piantone dello sterzo. Sui sedili posteriori non vanno cercati grandi spazi anche se due adulti di media statura possono affrontare un breve viaggio, d’altro canto si è in particolare cercato di ampliare il bagagliaio che pur non essendo ancora al vertice della categoria (parliamo di 196 litri) è cresciuto di circa 60. Quest’ultimo era apparentemente uno dei principali desideri dell’attuale clientela.

 

I MOTORI

MotorePotenzaCoppia0-100 km/hVelocità max.Consumo medio
VTi 6869 cv95,5 Nm14,3 s.157 km/h3,8 L/100 km
PureTech 8282 cv116 Nm11 s.170 km/h4,3 L/100 km

 

I PREZZI

MotorePrezzo
VTi 68da 12'450 CHF
PureTech 82da 14'350 CHF

 

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