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ITALIAMal di testa, un disturbo sottovalutato

27.06.14 - 07:00
Al mondo ne soffrono due miliardi e mezzo di persone, ma un paziente su due si cura abusando di farmaci
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Mal di testa, un disturbo sottovalutato
Al mondo ne soffrono due miliardi e mezzo di persone, ma un paziente su due si cura abusando di farmaci

ROMA - Il mal di testa è spesso un disturbo sottovalutato, retrocesso al semplice stadio di fastidio, ma nel mondo ne soffrono circa due miliardi e mezzo di persone. Si tratta di una patologia per niente banale, al punto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha promosso di recente una campagna globale contro le cefalee, considerate nell’ultimo Global burden of disease la settima malattia più disabilitante esistente.

In percentuale, considerando le varie malattie neurologiche e calcolando gli anni vissuti con una qualche forma di invalidità, solo l’emicrania produce più del 50% di anni di vita vissuti con disabilità. La statistica poi dimostra che colpisce più donne che uomini in un rapporto di 5 a 1. Il mal di testa, inoltre, rappresenta un disturbo sottovalutato, che conduce un paziente su due a curarsi da solo, senza l’aiuto del medico, abusando dei farmaci. Ora dall’Arnicef, l’Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefalee, arriva un algoritmo semplice che permetterà ai medici di famiglia, il primo punto di riferimento per i pazienti, di gestire al meglio la patologia. La diagnosi, infatti, riveste un ruolo centrale e va eseguita dal medico di medicina generale o presso un centro specializzato.

Quanto ai pazienti, è consigliato l’uso di un diario dove annotare frequenza, durata delle crisi e fattori scatenanti come certi cibi (cioccolato, caffè, molluschi, alcol), il freddo e il vento, lo stress o il sesso.  Mentre per quanto riguarda i farmaci, è in arrivo una nuova formulazione atomizzata dell’acido acetil-salicilico. Come farmaci di prevenzione possono funzionare betabloccanti, calcio-antagonisti, antiepilettici, antidepressivi e antiemetici, tutti da assumere dietro prescrizione medica. In arrivo, infine, un anticorpo monoclonale diretto contro il CGRP, un recettore proteico coinvolto nei meccanismi neuropatologici dell’emicrania.

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