PROVA SU STRADAAudi S3 Sportback – Corteggiamento a metà

Da un punto di vista tecnico, cioè oggettivo, la nuova S3 è migliore della precedente. Ha più potenza, più coppia, prestazioni più elevate (a fronte di consumi dichiarati inferiori), un peso ridotto di circa 70 chili. In effetti, come vi avevamo anticipato durante il nostro primo contatto avvenuto ormai quasi un anno fa, l’auto sa emozionare un po’ di più della precedente. Merito sicuramente del rombo che fuoriesce dallo scarico, avvincente e presente quando richiesto, il quale durante le cambiate ai regimi medio-alti delizia con degli scoppietti secchi e non indifferenti per un 4 cilindri. L’altro merito va al cambio manuale che da solo vale, come su ogni automobile, il 50% del piacere di guida. Purtroppo l’esemplare avuto in prova era dotato del cambio a doppia frizione DSG: lunghezza dei rapporti azzeccatissima, cambiate veloci ed ineccepibili, facile da gestire in qualsiasi situazione ma tutt’altro che appagante nella guida impegnata. A questo aggiungete una trazione di tipo Haldex che per quanto possa essere divertente sulla neve (vedi la nostra prova in Lapponia con la Golf VII R) sull’asfalto caratterizza l’intero comportamento dinamico con un perenne e poco invitante sottosterzo.

Il che è un vero peccato visto il netto passo avanti che il pianale modulare MQB ha permesso di fare ai modelli con motore anteriore trasversale del gruppo Volkswagen, specialmente per come la nuova S3 sopporti potenze davvero elevate innalzando l’asticella per i limiti che potrebbe raggiungere. Lo stesso Neusser – braccio destro di Winterkorn e responsabile dello sviluppo tecnico – ci ha confidato che un’auto con pianale modulare MQB può sopportare potenze nell’ordine dei 400-450 cavalli. E nella S3 questo lo si vede poiché la stabilità è sempre superba, l’impianto frenante da applauso, lo sterzo preciso, la comunicatività nella media. Tuttavia non ci è sembrata così vivace e frizzante come la Golf GTI Performance che avevamo provato qualche mese prima proprio sulle stesse strade. Una conseguenza anche del fatto che ogni ruota deve scaricare al suolo “unicamente” 75 cavalli anziché i 115 della parente a trazione anteriore di Wolfsburg, con la quale quindi si deve “lavorare” di più. Dal canto il suo 2 litri TSI completamente rinnovato, cinque chili più leggero e inclinato all’indietro di 12 gradi, fa sentire tutti i suoi trecento cavalli. A parte il caratteristico ritardo nella risposta dell’acceleratore dei motori turbo unito a un relativo poco spunto ai regimi medio-bassi che ritarda le uscite dalle curve lente, sa esprimersi molto bene nella zona alta del contagiri e non lascia indifferenti nelle prestazioni, sia anche per il fatto che l’arrivo al limitatore elettronico della velocità a 250 chilometri orari è ben avvertibile; segno che vi sarebbe spazio per andare anche oltre. E oltretutto, quando la si impiega per la maggior parte del suo tempo nell’impiego quotidiano, i consumi non salgono oltre i 10 litri ogni 100 chilometri.

Rispetto alla generazione precedente anche il compromesso tra le prestazioni dinamiche e la fruibilità quotidiana è stato migliorato in particolare per quanto concerne la comodità e la posizione di guida, tanto che non sembra di essere alla guida di un’automobile con un tale potenziale. In senso positivo se ci riferiamo appunto al suo comportamento nella vita di tutti i giorni, in senso negativo se osserviamo la craterizzazione estetica. Sentiamo per esempio la mancanza di un volante in pelle traforata, di sedili più contenitivi, di rifiniture almeno un po’ più audaci che diano il giusto accento a un abitacolo dallo spazio adeguato e ben sfruttabile. Lo stesso lo potremmo dire all’esterno in cui è la discrezione a farla da padrone, tanto che a parte i quattro terminali di scarico posteriori forse eccessivi, potrebbe essere una TDI qualunque con un pacchetto S-Line. Dopo essere rimasti colpiti così positivamente dalle varie recenti RS4, RS5 ed RS6, la versione sportiva della A3 ci lascia un bocconcino amaro un bocca, un senso di conquista a metà, di un prodotto che potrebbe ma non vuole offrire di più. Forse perché, accanto alla lettera S, ancora manca una R.

SCHEDA TECNICA