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Con l’avvento di questa disciplina l’obiettivo in palestra è cambiato: non più sudare, ma divertirsi sudando
Chiamatelo pure il Copernico del fitness. Parliamo di Beto Perez, istruttore colombiano protagonista di un’autentica rivoluzione che ha finito per sconvolgere il mondo del wellness mondiale: è stato lui, infatti, ad inventare la Zumba, la disciplina più praticata nelle palestre di tutto il mondo. Leggenda vuole che Perez dimenticò un giorno il cd con la solita playlist per l’aerobica e decise di utilizzare la musica nel suo iPod, un misto di hip-hop, musiche caraibiche e flamenco. Vi abbinò delle coreografie tutte nuove, basate su quei brani, creando una nuova disciplina e, soprattutto, abbattendo il confine, già labile, tra danza e ginnastica.
L’obiettivo in palestra, dunque, non era più sudare, ma divertirsi sudando con il ballo sulle musiche latino-americane. Si può dire, pertanto, che l’unico requisito necessario per iscriversi a un corso di Zumba è gradire questo genere di musica: gli amanti del rock, per dire, faticheranno a sorbirsi un’ora di ballo sfrenato sui ritmi martellanti che caratterizzano questa disciplina. Chi li ama, invece, potrà, dopo qualche lezione, trarre numerosi benefici. In un’ora di lezione, infatti, si bruciano dalle 800 alle mille calorie, mentre l’alternanza continua di movimenti assicura grossi benefici all’apparato cardiocircolatorio.
Gli esercizi previsti dalle coreografie della Zumba prevedono un lavoro a bassa intensità (non si supera mai il 70% della frequenza cardiaca massima), il che consente di bruciare essenzialmente i grassi. Alcune parti delle lezioni, poi, sono dedicate alla tonificazione dei muscoli, da eseguire con l’ausilio di alcuni piccoli attrezzi, come degli speciali manubri. È possibile, in questo modo, rafforzare spalle, braccia e addominali.
