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GIUBIASCOLa ragazza del tè

08.05.14 - 14:00
Alla ricerca del sapore magico
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La ragazza del tè
Alla ricerca del sapore magico

Colpiscono di lei gli occhi grandi e scuri. Mentre la osservo percepisco la passione che la anima. Ogni suo gesto, ogni suo movimento raccontano di un amore intenso, quello per il tè. Le sue mani si muovono agilmente mentre raccolgono nel loro palmo una piccola quantità di foglioline per mostrarmele. Ha viaggiato molto la ragazza del tè, in quei paesi lontani a Oriente, dove è nata e continua a crescere la sua passione. Si è immersa nelle coltivazioni, inspirando il profumo ancora acerbo delle foglie di Camellia sinensis. Ha seguito il procedimento di raccolta e di lavorazione, venendo a conoscenza di storie antiche. 
Le sue parole hanno il potere di dilatare l'istante, mostrandomi una realtà magica, così lontana dalla vita di tutti i giorni. O forse non è lontana, è qui dentro di me, lo è sempre stata, ma non ne ero consapevole. 

Esistono vari tipi di tè, da quello verde a quello giallo, da quello nero a quello bianco e perfino quello blu. Una valutazione può essere fatta in base al grado di ossidazione. Il tè verde d'ombra, per esempio, viene fatto appassire senza conoscere l'ossidazione, il tè nero invece è completamente ossidato. In mezzo ci sono gli altri. E poi c'è il tè fermentato, il Pu-her, che viene tenuto per un certo periodo in un ambiente umido in modo da poter sviluppare muffe e batteri che gli danno un caratteristico sapore intenso e pungente. Questo tè non teme l'invecchiamento, anzi. Viene pressato e venduto in mattonelle con l'annata di produzione, e più è vecchio più è pregiato. Le tecniche di preparazione sono semplici, ma rigorose. Per consumare questo tè sono previsti due piccoli contenitori. Il primo è un bicchierino stretto e alto nel quale si versa la bevanda. Questo permette sentire al meglio gli aromi olfattivi. Una volta annusato viene poi versato in una ciotolina e bevuto lentamente. 

Mentre l'ascolto, mi passa davanti agli occhi l'immagine di uno Château d'Yquem. Ci sono molte similitudini tra la coltivazione e la lavorazione dell'uva e quella delle foglie del tè. Non si tratta unicamente di terroir e di attenzione alle condizioni pedoclimatiche, ma anche di metodologia, di conservazione e di degustazione. Inoltre il tè, come il vino, ha una componente tannica che varia a dipendenza del prodotto. Molto spesso, addirittura, i tannini del tè vengono usati nella vinificazione per migliorare il sapore del vino. Gli effetti del tè possono essere estremamente benefici, ma la scelta deve essere fatta in modo mirato. Ogni persona ha un metabolismo diverso; basti pensare a chi è mattiniero e a chi è nottambulo; ognuno ha una propria sensibilità, una propria vitalità, un proprio gusto. 

Quando entri nella sua bottega, la ragazza del tè ti osserva, ti ascolta e alla fine ti prepara una miscela personalizzata. 
E quando ti siedi per gustare la tua bevanda quei minuti diventano secoli di storie, di esperienze vissute per me, per la mia gioia, per la mia vita.

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