I conti di fine aprile con la signora Miriam Janssens, pensionata di Novazzano.
NOVAZZANO - Fine aprile: per il rotto della cuffia. Sul tavolo di M.me Janssens s’impignano carte e faldoni, la lente d’ingrandimento passa a volo d’uccello sui conti che tornano, ahi, se tornano! Ricapitoliamo con lei: 1 395 franchi tra affitto e spese, 83.15 per telefono fisso e internet («e meno male che non ho il cellulare!»), altri 100 per un intervento extra di Cablecom, 149 per l’abbonamento annuale alla tv romanda («il francese è la mia lingua, guai a chi me lo tocca»); poi − ma sono briciole − 79 franchi di assicurazione complementare.
Se due pensioni non bastano - «La cassa malati non la pago, almeno quella: il mio reddito è troppo basso!» spiega la signora Miriam, 73 anni e alle spalle un passato da coiffeuse e insegnante, due matrimoni e un figlio, Mauro, ospite di un istituto per disabili di Mendrisio. «Prendo 1 846 Fr. di pensione, mio figlio 2 920; la retta dell’istituto è in media di 3 400 franchi al mese: siccome riceviamo ogni mese 1 780 franchi di alimenti dal mio ex marito, il Cantone non ci fa sconti». Così tra spese fisse e extra (che tanto extra non sono: «ogni mese ce n’è una») tocca tirare la corda.
Conti in tasca Ecco le spese della signora Miriam nel mese di aprile: 6 546 franchi (entrate) meno...
Affitto e spese condominiali: 1395 franchi (appartamento sussidiato)
Benzina: 120 franchi
Helsana (assicurazione complementare): 79 franchi
Spesa al supermercato: 609 franchi
Libro sull'arte del cucito: 22 franchi
Rivista di cucina (abbonamento annuale): 43 franchi
Telefono fisso e internet: 83.15 franchi
Abbonamento annuale Tv romanda: 149 franchi
Intervento extra tecnico Tele Cablecom: 100 franchi
Retta istituto per disabili cantonale: 3400 franchi
Bolletta Ail (media mensile): 120 franchi
Assicurazione auto (media mensile): 128 franchi
Tot: 6 248 franchi. Saldo: + 298 franchi
«Con un margine così ridotto devo stare attenta al centesimo, qualsiasi imprevisto e vado in rosso» spiega Miriam. «Niente cene fuori, niente caffé, vestiti e mobili solo di seconda mano, tanto lavoro di rammendo e cucito». E oltre alle sue doti di sarta e tuttofare, per sbarcare il lunario la signora Miriam ha rispolverato anche quelle culinarie: si è inventata un servizio di catering su ordinazione, con tanto di sito internet www.mjcatering.ch. «Fino a qualche anno fa riuscivo ad arrotondare qualcosina grazie a feste di compleanno e matrimoni: ultimamente però i clienti sono spariti, la concorrenza è spietata».
Anziani in difficoltà - Applausi allo spirito di iniziativa (e di sacrificio), dunque. Ma la domanda è d'obbligo: quello di M.me Miriam è un caso isolato? «In Ticino le situazioni-limite di pensionati che non hanno accesso ai sussidi pubblici, o lo hanno solo in parte, e si trovano comunque in situazioni di disagio, non mancano certo» spiega Paolo Nodari di Pro Senectute. «Proprio per questi casi-limite la Confederazione demanda alla nostra organizzazione il compito di gestire, con regole molto severe e accertamenti documentali sui singoli casi, soluzioni che vanno dall'aiuto finanziario occasionale al sostegno a lungo termine». Il problema, spiega Nodari, è che «spesso le persone anziane per vergogna o timidezza evitano di rivolgersi a noi, indugiano a lungo, rimandano fino all'ultimo, quando magari è tardi e le problematiche si sono aggravate».
Superare la vergogna - «Essenziale è informarsi, superare l'imbarazzo - spiega Nodari - basta un primo incontro per instaurare un rapporto di fiducia». M.me Miriam il passo l'ha fatto: «Quest’anno per la prima volta mi sono rivolta a Pro Senectute, e ho ricevuto 1 500 franchi per il conguaglio delle spese condominiali. Non sembreranno molti, ma possono fare la differenza, fidatevi».