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AGNO"Ho il camping mezzo vuoto, ma devo mandar via le roulottes, assurdo"

25.04.14 - 09:48
Emorragia di turisti nei camping ticinesi: la soluzione? Le roulottes fisse. "Abbiamo sempre più richieste, ma il Cantone ci costringe a rifiutare!"
Foto 20 Minuti / Davide Illarietti
"Ho il camping mezzo vuoto, ma devo mandar via le roulottes, assurdo"
Emorragia di turisti nei camping ticinesi: la soluzione? Le roulottes fisse. "Abbiamo sempre più richieste, ma il Cantone ci costringe a rifiutare!"

AGNO - "L’altro giorno ho dovuto dire di no a una famiglia con una roulotte: e ho il camping mezzo vuoto! Ma così vuole la legge". Il signor Ponti, titolare del campeggio Molinazzo di Agno, va in ebollizione di fronte ai numeri snocciolati ieri dall’Ufficio federale di statistica sulla crisi dei camping ticinesi: un calo del 6,5% nei pernottamenti; -21% rispetto al 2009. "Ho dovuto rinunciare a un operaio su quattro, anziché assumere una receptionista a Pasqua dovrò fare da me fino a giugno: si stringe la corda, per non chiudere".

Posti contati - Eppure questo mese è già la sesta volta che Ponti si vede costretto a chiudere le porte del suo camping a turisti intenzionati a piantarvi la propria roulotte  per una, due, magari tre stagioni pagando 2 500, 3.000 franchi l’anno. "La domanda di posti fissi stagionali per roulotte o camper è in aumento e potrebbe compensare il calo delle tende  mordi-e-fuggi: il problema è che il Cantone impone per i posti fissi un limite equivalente al 30% della superficie del campeggio" spiega Ponti.

Il motivo: la tutela del paesaggio - "I campeggi della Svizzera interna, dove questo limite non esiste, somigliano a dei campi nomadi, con le roulottes che diventano in pratica delle residenze secondarie" osserva Simone Patelli dell’Associazione campeggi ticinesi, che minimizza: "La crisi dei campeggi dipende molto anche dal meteo: abbiamo incoraggianti segnali di ripresa per l'estate 2014". Sarebbe anche ora, dopo cinque anni consecutivi al ribasso. Quanto al rischio-baraccopoli, il regolamento del Tcs parla chiaro: a fine stagione dalle roulottes deve essere smontato ogni accessorio (tendaggi, antenne paraboliche, verande). "L'impatto sul paesaggio è minimo, alzare il limite fino 70-80% non comporterebbe nessun problema" propone Ponti. Altrimenti il rischio è che i turisti-nomadi fuggano con le loro roulottes sul Lago di Como - come già accade.

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