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Un anno fa il crollo dell'edificio che ha ucciso oltre mille operai tessili
DACCA - I familiari delle vittime e i sopravvissuti della tragedia del Rana Plaza, in Bangladesh, hanno organizzato delle proteste stamane per chiedere la pena di morte per Sohel Rana, il proprietario dell'edificio crollato esattamente un anno fa e che ha ucciso oltre 1.100 operai tessili. Lo riferisce il Daily Star.
Un folto gruppo di dimostranti ha bloccato l'autostrada Dacca-Aricha, nei pressi di Savar, il polo industriale dove era situata la fabbrica. Circa 10 mila operai hanno invece organizzato un sit-in davanti al luogo della catastrofe, dove sorge un monumento chiamato in bengalese "Protibade Protirodhe" (in protesta e in resistenza) costruito da organizzazioni giovanili lo scorso anno e che raffigura due pugni chiusi. Gli operai accusavano il governo di non aver pagato risarcimenti adeguati e di non aver punito i responsabili. Il costruttore Sohel Rana e una ventina di altre persone erano state arrestate dopo l'incidente, ma la polizia deve ancora concludere l'inchiesta e formulare i capi di accusa. Rana, sospettato di avere forti appoggi politici, si trova in libertà provvisoria dietro cauzione.
ats
