La proposta in votazione il 18 maggio avrebbe conseguenze particolarmente nefaste per il settore alberghiero e della ristorazione, secondo l'associazione di categoria
BERNA - Il salario minimo avrebbe conseguenze particolarmente nefaste per il settore alberghiero e della ristorazione. GastroSuisse chiede quindi di votare no all'iniziativa dell'USS in votazione il 18 maggio.
Un salario minimo fissato dallo stato indebolisce la competitività della Svizzera e è un "diktat", ha detto Ernst Bachmann, vicepresidente di GastroSuisse durante la conferenza stampa annuale a Berna. "Paghiamo salari che la nostra redditività ci permette di pagare", ha aggiunto.
GastroSuisse sostiene il partenariato sociale, che nel settore funziona ma - ha aggiunto - l'atteggiamento dei sindacati provoca una crisi di fiducia.
Klaus Künzi, presidente di GastroSuisse, ha insistito sulla difficile situazione del settore, che impiega 210'000 persone. La ristorazione tradizionale è la più sotto pressione: molti piccoli ristoranti rurali fanno fatica a trovare qualcuno che li rilevi e rischiano di scomparire.
Ats